Il prezzo dell’oro è in fase correttiva con un modesto calo intorno ai 2.125 dollari, dopo aver segnato ieri il massimo del 2024, replicando il medesimo andamento per la terza volta consecutiva durante le negoziazioni asiatiche. Il dollaro accenna una modesta ripresa mentre i rendimenti dei titoli del Tesoro USA continuano a languire.
Dopo la recente incessante impennata sostenuta dai forti acquisti delle banche centrali nei mercati emergenti e, soprattutto, dalle crescenti aspettative di tagli dei tassi di interesse da parte della Fed, a fronte di una serie di dati economici deboli provenienti dagli Stati Uniti, una pausa appare più che giustificata.
Una prossima spinta al rialzo dell’oro potrebbe arrivare dall’intervento del presidente della Fed Jerome Powell in occasione del rapporto semestrale sulla politica monetaria davanti al Congresso degli Stati Uniti. Le sue parole potrebbero fornire nuovi suggerimenti sui tempi e sulla portata dei tagli dei tassi della Fed quest’anno. Tuttavia, si prevede che Powell ribadisca che non vi è alcuna urgenza di tagliare i tassi grazie alla resilienza della crescita economica. È improbabile che la Fed passi dalla sua posizione aggressiva alla normalizzazione finché non si convincerà che l’inflazione tornerà in modo sostenibile al target del 2%.
Secondo il FedWatch Tool del CME, i mercati attualmente scontano una probabilità del 63% circa che la Fed possa iniziare a tagliare i tassi a giugno, leggermente inferiore alla probabilità del 67% di inizio della settimana.
Infine, anche i dati ADP sulla variazione dell'occupazione e il sondaggio JOLTS sulle nuove offerte di lavoro potranno fornire qualche ulteriore spunto direzionale al prezzo dell’oro.
Analisi tecnica
Il grafico giornaliero mostra che il prezzo dell’oro sta consolidando la recente serie di guadagni.
Il Relative Strength Index a 14 giorni è fortemente ipercomprato, suggerendo che un forte ribasso correttivo potrebbe essere sul tavolo.
Se ciò accadesse, sarà fondamentale mantenere l’area di supporto di 2.107 dollari, che rappresenta il livello di ritracciamento di Fibonacci del 23,6% del recente rally dal minimo del 14 febbraio di 1.984 dollari al massimo del 2024 di 2.142 dollari.
Tuttavia, il ribasso potrebbe anche essere attenuato, poiché la media mobile semplice a 21 giorni disegna un Bull Cross con la SMA a 50 giorni.
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