Oggi i prezzi dell'oro sono scesi di ben l’1,6%, al minimo in circa una settimana, poiché il dollaro è avanzato dopo che la Federal Reserve americana ha dichiarato che procederà con ulteriori aumenti dei tassi di interesse il prossimo anno.
L'oro spot è sceso nell’arco della giornata fino ad un minimo di $ 1.771,89, mentre ifutures sull'oro USA sono scesi dell'1,3% a 1.794,40 dollari.
“Per il momento la Fed sta mantenendo il suo messaggio da falco, nonostante le prospettive di crescita in calo e, a sua volta, senza un taglio all'orizzonte, sarà molto difficile per gli speculatori spostare i propri capitali verso l'oro", ha affermato Daniel Ghali, commodities stratega presso TD Securities.
Ieri la Fed ha alzato i tassi di interesse di 50 punti base come previsto, ma i lingotti sono scesi fino allo 0,8% dopo che i commenti del presidente della Fed Jerome Powell hanno indicato che la banca centrale degli Stati Uniti si aspetta che i tassi di interesse rimangano più alti per più tempo.
“I dati sull'inflazione ricevuti finora in ottobre e novembre mostrano una gradita riduzione del ritmo degli aumenti dei prezzi, ma ci vorranno molte più prove per dare fiducia che l'inflazione sia su un percorso discendente sostenuto", ha detto Powell.
I lingotti sono considerati una copertura contro i grandi picchi dei prezzi al consumo, ma gli aumenti dei tassi di interesse possono frenare le pressioni inflazionistiche riducendo anche l'attrattiva dell'oro.
Oggi anche la Banca centrale europea e la Banca d'Inghilterra hanno alzato i loro tassi di interesse chiave di mezzo punto percentuale e hanno indicato che sono probabili ulteriori aumenti.
I prezzi dell'oro e dell'argento sono nettamente inferiori "sulla pressione di prese di profitto da parte dei trader di futures a breve termine, dopo i recenti guadagni", ha dichiarato in una nota Jim Wyckoff, analista senior di Kitco Metals.
L'argento è sceso del 2,1% a $ 23,39 l'oncia, il platino ha perso l'1,6% a $ 1.012,50 e il palladio è sceso dell'1,8% a $ 1.882,75. REUTERS.
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