Il prezzo dell'oro non riesce a sfruttare la forza del giorno precedente e continua a rimanere in una banda di trading ristretta al di sotto di 2.040-2.042 dollari, ben all’interno di un’area di scambio che gli è familiare ormai da tempo.
I mercati stanno ormai scontando una probabilità del 46% di un taglio dei tassi da parte della Fed a marzo, e non è previsto alcun cambiamento dei tassi dopo la riunione politica di questa settimana, continuando a supportare il dollaro e svantaggiando l’oro.
Tuttavia, i mercati, avversi al rischio, restano cauti in un contesto di crescente crisi immobiliare in Cina che ha alimentato le preoccupazioni sulla domanda interna e gli ultimi sviluppi in Medio Oriente, con il conflitto geopolitico degli Stati Uniti, sono in crescendo nell’attesa di un’azione militare di questi ultimi. Pertanto, l’oro, tradizionale bene rifugio, trae supporto da questi fattori preoccupanti insieme al calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA, dopo che il Tesoro ha tagliato la stima del prestito del primo trimestre.
Il Dipartimento del Tesoro ha dichiarato ieri che prevede di prendere in prestito 760 miliardi di dollari nel primo trimestre, ovvero 55 miliardi di dollari in meno rispetto alla stima di ottobre. Il calo è stato guidato, in parte, da “maggiori flussi fiscali netti” e da un saldo di cassa più elevato.
L’attenzione ora si rivolge ai dati JOLT statunitensi sulle nuove offerte di lavoro per trarne nuovi segnali sulle condizioni del mercato del lavoro in vista degli annunci di politica monetaria della Fed di domani e della pubblicazione dei dati sui salari del settore non agricolo di venerdì.
Pertanto, la conferenza del presidente della Fed Powell farà da faro per valutare le aspettative di taglio dei tassi, impattando in maniera significativa sul valore del dollaro e sul prezzo dell’oro.
Analisi tecnica
Il grafico giornaliero del prezzo mostra che l’oro è riuscito a produrre una chiusura giornaliera superiore a $ 2.030, che rappresenta l'intersezione della media mobile semplice a 50 giorni e di quella a 21 giorni.
Tuttavia, ha incontrato una resistenza statica vicino al livello di 2.038 dollari, che ne ha limitato il rialzo. Il superamento di tale barriera potrebbe riaprire la strada verso il livello psicologico dei 2.050 dollari prima e po verso il massimo del 12 dicembre a $ 2.062.
L'indicatore Relative Strength Index a 14 giorni ha riconquistato la linea mediana, fornendo il necessario supporto, ma un imminente Bear Cross, dato dall’intersezione della SMA a 21 giorni che incrocia dall'alto la SMA a 50 giorni, continua a giustificare cautela, mantenendo limitata la ripresa.
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