Il prezzo dell'oro sta salendo cercando di raggiungere l’area dei 2.170 dollari, nonostante la propensione generale al rischio rimanga negativa sostenendo il dollaro. I rimangono comunque cauti prima di piazzare nuove scommesse posizionali, poiché l’attenzione si sposta sugli annunci di politica monetaria della Fed della prossima settimana.
Ieri, il prezzo dell'oro ha subito una battuta d’arresto dopo che gli investitori hanno iniziato a ridurre le scommesse per un taglio del tasso di interesse della Fed a giugno a seguito del rapporto sull'inflazione dell'indice dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti risultato più alto del previsto, nonostante il debole rapporto sulle vendite al dettaglio che ha fatto da contraltare.
Secondo il FedWatch Tool del CME Group, i mercati hanno ridotto le possibilità di un taglio dei tassi della Fed alla riunione di giugno al 62%, dal 75% circa di venerdì scorso.
Oggi, saranno resi noti i dati preliminari sulla fiducia dei consumatori e sulle aspettative di inflazione dell'Università del Michigan, che potrebbero fornire uno spunto di trading per il prezzo dell'oro nel breve termine. Tuttavia, i mercati potrebbero ricorrere a prese di profitto in vista della riunione della Fed del 19-20 marzo ed anche i flussi di fine settimana potrebbero giocare un ruolo importante nell’azione del prezzo dell’oro per le sessioni a venire.
Analisi tecnica
Nel grafico giornaliero, il prezzo dell'oro ha tracciato una potenziale formazione di bandierine rialziste e una chiusura giornaliera al di sopra della resistenza della linea di tendenza in calo di $ 2.174 confermerebbe il modello di continuazione rialzista, aprendo di nuovo le porte per un test del massimo record di 2.195 dollari, dopo aver superato il massimo di martedì di 2.185 dollari.
Il Relative Strength Index a 14 giorni rimane intorno alla regione di ipercomprato verso i 70,00, suggerendo che c'è spazio per una nuova partenza verso l’alto.
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