Il prezzo dell’oro ha chiuso questa settimana caratterizzata da scambi ridotti per effetto delle vacanze di Pasqua vicino al nuovo massimo storico di 2.236 dollari. Venerdì, la maggior parte dei principali mercati mondiali è rimasta chiusa nonostante gli Stati Uniti abbiano pubblicato l’inflazione core PCE, l’indicatore di inflazione preferito dalla Fed.
L’inflazione misurata dalla variazione dell’indice dei prezzi delle spese per consumi personali è salita al 2,5% su base annua a febbraio, facendo seguito all'aumento del 2,4% registrato a gennaio, in linea con le aspettative del mercato. Su base mensile, l'indice dei prezzi PCE è aumentato dello 0,3%, leggermente al di sotto dello 0,4% previsto.
L'indice core, che esclude la volatilità dei prezzi alimentari ed energetici, è aumentato del 2,8% su base annua, in linea con le stime degli analisti, e il dato mensile ha registrato lo 0,3% come previsto, mentre l'indice core di gennaio è stato rivisto al rialzo al 2,9% su base annua e allo 0,5% su base mensile.
Alla luce di questi dati, gli investitori stanno guadagnando fiducia nell’oro poiché prevedono tre tagli dei tassi da parte Fed nei prossimi mesi, come, peraltro, attestato dal presidente della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, che prevede tre tagli, ma sottolineando la necessità di ulteriori prove del calo dell’inflazione prima di attuare qualsiasi azione.
Anche il policymaker della Banca Centrale Europea Francois Villeroy ha affermato che raggiungere l’obiettivo di inflazione della BCE del 2% è fattibile ed ha messo in guardia contro l’escalation dei rischi al ribasso se la BCE optasse contro i tagli dei tassi. Stessa posizione del membro del comitato esecutivo della Bce, Fabio Panetta, che giovedì aveva affermato: “stanno emergendo le condizioni per iniziare ad allentare la politica monetaria".
Peraltro, l’inaspettato taglio dei tassi durante la riunione di marzo della Banca nazionale svizzera ha scatenato speculazioni secondo cui altre importanti banche centrali potrebbero intraprendere azioni simili. E anche la Banca del Giappone, pur cessando la sua politica di tassi negativi, manterrà comunque un orientamento accomodante per il prossimo futuro.
A tutto questo, inoltre, si aggiunge l’escalation delle tensioni geopolitiche che ha aumentato la domanda di beni rifugio come l’oro. Infatti, sebbene una risoluzione approvata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite solleciti il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, insieme al rilascio degli ostaggi, il conflitto nella Striscia di Gaza continua senza sosta ed i militanti palestinesi non hanno ancora rilasciato alcun prigioniero. Inoltre, la Mezzaluna Rossa palestinese ha riferito che da domenica scorsa le forze israeliane hanno assediato altri due ospedali di Gaza, intrappolando il personale medico in mezzo a intensi colpi di arma da fuoco. #gold #oro
Comments