Il prezzo dell'oro si muove in leggero ribasso durante la sessione asiatica odierna, con gli investitori in una fase di empasse circa l’entità del taglio dei tassi di interesse a settembre da parte della Federal Reserve.
I persistenti timori di un atterraggio duro degli Stati Uniti non appaiono sufficienti per giustificare un’ampia sforbiciata da parte della Fed e i mercati stanno attualmente scontando una probabilità del 29% di un taglio dei tassi di 50 punti base, in calo rispetto al 47% circa registrato prima della pubblicazione dei dati NFP. Mentre, per il resto dell'anno sono previsti tagli per circa 110 punti base.
Il ritorno dei flussi di avversione al rischio in Asia, di fronte alle incombenti preoccupazioni per un rallentamento economico cinese, stanno mantenendo sostenuta la domanda per il dollaro, ma il trend al ribasso dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA sta consentendo al prezzo dell'oro di non scendere troppo.
L’attesa è rivolta verso i dati sull'inflazione statunitense in uscita domani. È probabile che i dati aumentino la volatilità attorno al dollaro e al prezzo dell'oro, poiché saranno fondamentali per determinare i tagli dei tassi della Fed oltre settembre.
Inoltre, sabato scorso la Fed è entrata nel suo "periodo di blackout" prima della decisione del 18 settembre, lasciando oscillare il prezzo dell'oro in un intervallo familiare.
Analisi tecnica
In una prospettiva tecnica a breve termine, nulla sembra essere cambiato, poiché la media mobile semplice a 21 giorni, ora a $ 2.499, rimane ancora un valido supporto. Una violazione di quest'ultima esporrebbe il prezzo dell’oro al minimo della settimana precedente di $ 2.472, seguito dalla resistenza del triangolo simmetrico trasformata in supporto a $ 2.461.
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