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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

Il prezzo dell’oro recupera parte del calo post CPI

L’oro si è in parte ripreso dopo essersi ritirato dal picco storico toccato martedì, in reazione ai dati più caldi sull'inflazione al consumo negli Stati Uniti, che hanno ridotto le speranze di un taglio dei tassi di interesse da parte della Fed. Il caldo CPI statunitense ha ridotto le possibilità di un taglio dei tassi della Fed a giugno, con i mercati che ora scontano solo una probabilità del 18% rispetto a una probabilità di circa il 52% prima della pubblicazione dei dati.

La ripresa odierna dell’oro è stata favorita dall’escalation delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, fornendo supporto al rifugio sicuro.

Bloomberg ha riferito che "gli Stati Uniti e i loro alleati ritengono che importanti attacchi missilistici o droni da parte dell'Iran o dei suoi alleati contro obiettivi militari e governativi in ​​Israele siano imminenti, in ciò che segnerebbe un significativo ampliamento dell’attuale conflitto”. Pertanto, se le tensioni geopolitiche si intensificassero, la traiettoria al rialzo dell’oro potrebbe essere ancora più sostenuta.

Inoltre, l’oro appare sostenuto anche dalle speranze di un maggiore sostegno politico da parte della Cina dopo il calo dell'indice mensile dei prezzi al consumo a marzo dell’1,0%, rispetto al calo previsto dello 0,5%. E sta aiutando anche una battuta di arresto del dollaro dopo che lo yen giapponese ha tentato una ripresa successiva a qualche intervento verbale da parte delle autorità giapponesi, con il cambio tra le due valute che ha toccato il nuovo massimo di 34 anni.

In un quadro simile, molto importanti saranno oggi i dati PPI statunitensi e gli annunci di politica monetaria della Banca Centrale Europea, che potrebbero mettere a rischio l’odierno rimbalzo del prezzo dell’oro.

Si prevede che la BCE manterrà i tassi agli attuali livelli, ma l’attenzione, tuttavia, sarà posta a quanto i funzionari segnaleranno in merito ad un taglio dei tassi a giugno. Una posizione aggressiva da parte della BCE, suggerendo che la banca centrale potrebbe mantenere la sua politica restrittiva più a lungo, potrebbe danneggiare l’oro.

Analisi tecnica

Come osservato sul grafico a quattro ore, il prezzo dell’oro ha riconquistato la media mobile semplice a 21 periodi a 2.342 dollari.

Il Relative Strength Index punta verso l’alto sopra la linea mediana, vicino a 59,00, indicando che esiste spazio per un ulteriore rialzo.

La resistenza immediata è rappresentata dal livello psicologico di 2.350 dollari. Più in alto, dopo l’attuale record storico, non si può escludere un nuovo rally verso il livello dei 2.400 dollari.

Se la correzione del prezzo dell’oro riprendesse terreno, il supporto statico si troverebbe a 2.330 dollari, seguito dal massimo del 4 aprile a 2.305 dollari. #gold #oro

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