Il prezzo dell'oro si è stabilizzato dopo i guadagni registrati ieri e viene scambiato intorno alla zona di 2.040 dollari. Tuttavia, sembra destinato ad apprezzarsi ulteriormente sulla scia dell'atteggiamento accomodante della Federal Reserve della scorsa settimana.
Infatti, il cosiddetto “dot plot” ha indicato che la lotta all’inflazione della Fed non richiederà un altro aumento dei tassi e che l’attuale tasso di interesse di riferimento ha già raggiunto il suo massimo di 22 anni, mantenendo i rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi depressi vicino al minimo plurimese e continuando a fungere da vento favorevole per l’oro, nonostante un gran numero di funzionari della Fed recentemente abbia cercato di mitigare le aspettative di taglio dei tassi.
I mercati stanno scontando adesso una probabilità superiore al 60% che la Fed possa tagliare i tassi già a marzo 2024 e un totale di 140 punti base di riduzioni dei tassi nel 2024.
Tuttavia, l’attuale contesto di mercato, caratterizzato da un modesto rialzo del dollaro e dall’umore ottimista che pervade i mercati azionari globali, costituisce anche un freno per un movimento veramente significativo di apprezzamento del prezzo dell’oro.
Inoltre, l’attesa per l’indice dei prezzi della spesa per consumi personali degli Stati Uniti di venerdì potrebbe ancora influenzare le future decisioni della Fed e fornire nuovi impulsi direzionali all’oro.
Nel mentre, oggi, la pubblicazione dell'indice di fiducia dei consumatori statunitensi del Conference Board potrebbe fornire qualche buono spunto per il trading.
Analisi tecnica
Il superamento della regione 2.047-2.048 dollari potrebbe essere un nuovo fattore scatenante per il rialzo del prezzo dell’oro, ponendo le basi per un'estensione del rally post-FOMC partendo dalla media mobile semplice a 50 giorni. Il prezzo dell'oro potrebbe quindi accelerare il movimento positivo verso la resistenza intermedia di 2.072-2.073 dollari prima di puntare a recuperare la cifra tonda di 2.100 dollari.
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