Dopo essere sceso al minimo di oltre una settimana, affossato dall'aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA e del dollaro, l’oro sta tentando di recuperare oggi una piccola parte del terreno perduto ieri, venendo, tuttavia, scambiato ai livelli visti l'ultima volta il 21 dicembre.
Le buone notizie provenienti dagli Stati Uniti hanno alimentato il rally del dollaro dopo l’apertura di Wall Street, con l’ISM Manufacturing PMI, migliorato a dicembre più del previsto, che ha toccato 47,4, dopo aver registrato 46,7 a novembre, e il numero di offerte di lavoro nell'ultimo giorno lavorativo di novembre pari a 8,8 milioni, come riferito dal Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti, che ha registrato una variazione minima rispetto al dato mensile precedente.
Un mercato del lavoro in rallentamento aiuterà la Federal Reserve a rimanere sulla strada del pivot, confermando quanto visto con la pubblicazione dei verbali della riunione del FOMC del 12-13 dicembre, che hanno mostrato il consenso tra i policy maker sul fatto che l’inflazione sia ormai sotto controllo. Restano, tuttavia, ancora da comprendere le effettive mosse sui tagli dei tassi, con la potenziale data del primo taglio, che il mercato sta attualmente scontando per maggio.
Analisi tecnica
Il grafico giornaliero mostra che l’oro è in netto ribasso per il quarto giorno consecutivo e che sta combattendo con la media mobile semplice piatta a 20 giorni. Una chiara rottura della stessa aprirebbe la porta a scenari ribassisti.
Le medie mobili più lunghe mantengono le loro modeste inclinazioni rialziste, ma ben al di sotto del livello attuale, fornendo pochi indizi direzionali.
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