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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

Il prezzo dell’oro scende spinto dall’aumento dei rendimenti obbligazionari statunitensi

Il prezzo dell’oro ha continuato a scendere proseguendo il calo iniziato dopo la pubblicazione dei dati NFP di venerdì scorso a causa degli elevati rendimenti obbligazionari statunitensi che, mantenendosi stabilmente sopra il 4% e agendo come un vento favorevole per il dollaro, esercitano pressioni ribassiste sull’oro.

Tuttavia, un tono di rischio più moderato, alimentato dalle preoccupazioni per una lenta ripresa economica in Cina e dai rischi geopolitici in Medio Oriente, potrebbe aiutare a limitare le perdite, frattanto che l’attenzione degli investitori si sposta sui dati sull’inflazione statunitense, in programma questa settimana. Sebbene, l'incertezza sulla traiettoria dei tagli dei tassi da parte della Fed stia trattenendo dal piazzare scommesse direzionali aggressive sul prezzo dell’oro, rendendo prudente attendere maggiori e più forti segnali prima di posizionarsi seguendo il trend al ribasso che sta durando da una settimana.

I dati economici statunitensi pubblicati la scorsa settimana hanno evidenziato un’economia ancora resiliente e, insieme ai commenti aggressivi dei funzionari della Fed, hanno depresso le aspettative di un allentamento più aggressivo della politica monetaria da parte della banca centrale, con il mercato che sconta adesso una possibilità di un primo taglio dei tassi di interesse alla riunione di marzo della Fed e un totale di cinque tagli dei tassi da 25 punti base per il 2024.

La presidente della Fed di Dallas, Lorie Logan, ha osservato che se la banca centrale americana non manterrà condizioni finanziarie sufficientemente restrittive, esiste il rischio che l’inflazione riprenda, invertendo i progressi, così come il presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin, che, la scorsa settimana, ha confidato in un atterraggio morbido dell'economia, affermando che ulteriori aumenti dei tassi sono ancora possibili.

Analisi tecnica

Il prezzo dell’oro appare vulnerabile vicino al minimo settimanale di 2.024 dollari e, nel caso in cui il calo dovesse proseguire ulteriormente, il prezzo verrebbe trascinato verso la media mobile semplice a 50 giorni, attualmente intorno all'area di 2.012-2.011 dollari, seguito dalla soglia psicologica dei 2.000 dollari.

L’ostacolo immediato verso una concreta ripresa é rappresentato dai 2.050 dollari e soltanto il superamento di quest ultimo annullerebbe qualsiasi prospettiva negativa spostando la propensione a breve termine verso una ripartenza del trend rialzista. FXSTREET. #gold #oro

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