Oggi, il prezzo dell'oro prova a recuperare dopo la perdita di ieri.
I dubbi sul percorso di taglio dei tassi della Fed e i segnali di allentamento dell’inflazione continuano a sostenere un possibile taglio dei tassi a settembre, fornendo un certo supporto.
Anche il dollaro sta consolidandosi, frenando il rialzo dell’oro in vista delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti, giacché il prezzo dell’oro continua a seguire da vicino i movimenti dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA e quindi del dollaro. Pertanto, se il rimbalzo del dollaro dovesse guadagnare terreno grazie a robusti dati sulle vendite al dettaglio o ad osservazioni aggressive di membri della Fed, il prezzo dell’oro potrebbe subire una rinnovata pressione di vendita.
Si prevede che le vendite al dettaglio negli Stati Uniti aumenteranno a maggio dello 0,2% su base mensile, dopo aver registrato una crescita nulla ad aprile. È probabile che anche le vendite al dettaglio core aumentino dello 0,2% a maggio, allo stesso ritmo osservato ad aprile.
Oggi, si susseguiranno a parlare i membri della Fed Barkin, Kugler, Logan, Musalem e Goolsbee.
Nel caso in cui esprimano cautela sull’inflazione o dubbi sui tagli dei tassi, istillerebbero forza al dollaro a scapito del prezzo dell’oro.
Analisi tecnica
Il rialzo del prezzo dell'oro appare limitato dalla zona di confluenza di 2.345 dollari, dove si aggirano la media mobile semplice a 21 giorni e la SMA a 50 giorni. Così come il ribasso sembra protetto dal minimo del 3 maggio di 2.277 dollari.
Il Relative Strength Index a 14 giorni rimane ribassista al di sotto del livello 50, attualmente vicino a 48,00.
Inoltre, venerdì scorso la SMA a 21 giorni ha superato la SMA a 50 giorni dall'alto in chiusura giornaliera, disegnando sul grafico un Bear Cross.
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