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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

Il prezzo dell'oro si consolida al di sotto dei 2.325 dollari

Oggi, il prezzo dell’oro fatica a trovare una direzione tra segnali fondamentali contrastanti.

Le crescenti scommesse su un taglio dei tassi da parte della Fed a settembre, la geopolitica e l’incertezza politica in Europa agiscono come fattore favorevole e pesano sul dollaro e sui rendimenti obbligazionari statunitensi. Ma, allo stesso tempo, l’attesa per i dati PMI manifatturieri ISM statunitensi di oggi, per il discorso di Powell al forum della Banca Centrale Europea di domani e gli importantissimi dati sui salari non agricoli statunitensi di venerdì impediscono di piazzare nuove scommesse direzionali sull’oro. Poiché, questo eventi contribuiranno a rivalutare le aspettative del mercato su un potenziale taglio dei tassi da parte della Fed entro la fine dell’anno, incidendo pesantemente sul valore del dollaro e sul prezzo dell’oro.

Venerdì scorso, dopo la pubblicazione dei dati PCE statunitensi, i mercati hanno stimato una probabilità di circa il 68% che la Fed possa abbassare i tassi a settembre, rispetto al 64% circa di prima della pubblicazione, come riportato il FedWatch Tool del CME Group. Al momento si stima una probabilità del 63%.

I dati più deboli sull’inflazione statunitense continuano a pesare ancora oggi sul dollaro, soprattutto nel cambio con l’euro. L'euro è salito dopo che il primo turno delle elezioni anticipate francesi ha visto la vittoria del partito di estrema destra Rassemblement National, anche se con un margine inferiore rispetto alle previsioni.

Tuttavia, il dollaro è in rialzo rispetto allo yen dopo la revisione al ribasso dei dati del prodotto interno lordo giapponese. L'economia giapponese si è contratta nel primo trimestre più di quanto inizialmente riportato, sollevando preoccupazioni circa i tempi del prossimo rialzo dei tassi da parte della Banca del Giappone e intaccando il sentiment intorno allo yen.


Analisi tecnica

Il prezzo dell’oro rimane vulnerabile finché il Relative Strength Index a 14 giorni rimane al di sotto del livello di 50 e la media mobile semplice a 21 giorni a 2.328 dollari rappresenta una insormontabile resistenza.

Più in alto, si ripropongono, rispettivamente, la SMA a 50 giorni a 2.338$, seguita dal massimo di due settimane a 2.369$.

Il supporto immediato é fornito dalla soglia dei 2.300 dollari, al di sotto della quale entrerebbe in gioco l’area di supporto dei 2.290 dollari, dove si trovano il minimo della settimana precedente e il minimo di giugno. #gold #oro

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