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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

Il prezzo dell’oro si consolida e prova a ripartire

Oggi, il prezzo dell'oro ha riacquistato una trazione positiva dopo aver recuperato parte delle perdite di ieri, grazie alle sempre presenti aspettative accomodanti sulla Fed.

L’oro aveva messo a segno una serie di incrementi consecutivi di due giorni fino al massimo settimanale, intorno alla regione dei 2.047 dollari. Il calo di ieri è stato indotto da una modesta ripresa del dollaro, sebbene, nell’ultima settimana, l’oro ha sempre oscillato in un range familiare, in attesa di un nuovo catalizzatore per un solido movimento direzionale.

Pertanto, l'attenzione rimane incollata alla pubblicazione dell'indice dei prezzi della spesa per consumi personali negli Stati Uniti di venerdì, che potrebbero influenzare le future decisioni della Federal Reserve e determinare la traiettoria a breve termine del prezzo dell'oro. Tuttavia, la crescente consapevolezza che la banca centrale statunitense inizierà a tagliare i tassi di interesse già a marzo 2024 sta comunque trascinando i rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi verso un nuovo minimo plurimese, pesando sul dollaro e fornendo supporto al metallo prezioso.

Oggi è prevista la pubblicazione dei dati settimanali sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti e dell'indice manifatturiero della Fed di Philadelphia e si attende il dato finale del PIL statunitense, che dovrebbe mostrare una crescita ad un ritmo annualizzato del 5,2% durante il terzo trimestre.

Ieri, i dati macroeconomici statunitensi hanno mostrato che l’indice della fiducia dei consumatori a dicembre, stilato dal Conference Board, è balzato al livello massimo degli ultimi cinque mesi, pari a 110,7 da 101, registrando il valore più alto dall’inizio del 2021. Inoltre, anche le vendite di case esistenti sono aumentate inaspettatamente dello 0,8% a novembre, ad un tasso annuo destagionalizzato di 3,82 milioni di unità, interrompendo cinque mesi consecutivi di calo.

Analisi tecnica

Il prezzo dell'oro rimane confinato all'interno dello stesso trading range da una settimana, portando alla formazione di un modello rettangolare sui grafici a breve termine. Questo segna una fase di consolidamento prima della tappa successiva di un movimento direzionale caratterizzato da un eventuale rottura verso l’alto, sullo sfondo del rally post-FOMC della scorsa settimana in prossimità della media mobile semplice a 50 giorni e supportato dal verificarsi di una croce d'oro, con la SMA a 50 giorni che si mantiene al di sopra della SMA a 200 giorni. Inoltre, l'impostazione costruttiva è rafforzata dal fatto che gli oscillatori sul grafico giornaliero si mantengono in territorio positivo e sono ancora lontani dall'essere nella zona di ipercomprato, suggerendo che il percorso di minor resistenza per il prezzo dell’oro è verso l’alto.

Tuttavia, sarà comunque prudente attendere un breakout sostenuto attraverso la regione 2.047-2.048 dollari, o il limite superiore della suddetta banda di trading, prima di posizionarsi nettamente long. L’oro potrebbe quindi accelerare il movimento positivo verso la prossima resistenza rilevante vicino a 2.072-2.073 dollari. Pertanto, rimane comunque robabile che la regione dei 2.028 dollari possa proteggere da un ribasso immediato prima del supporto del trading range, vicino alla zona dei 2.017 dollari, la cui rottura potrebbe spostare la propensione a breve termine bersò il ribasso FXSTREET. #gold #oro #lingotto

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