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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

Il prezzo dell'oro si consolida in un intervallo centrato sui 2.170 dollari

Il prezzo dell’oro non riesce a guadagnare in modo significativo, ma il lato negativo é attenuato giacché la Fed ha confermato i tre tagli dei tassi nel 2024, con i mercati che scommettono ora quasi il 72% di probabilità di un taglio a giugno, indebolendo il dollaro.

Inoltre, lo sforzo delle autorità cinesi a sostegno dello yuan e la costante ripresa dello yen giapponese continuano a generare un tono negativo attorno al dollaro, sostenendo il prezzo dell'oro.

La Banca popolare cinese ha fissato il tasso di cambio col dollaro più basso del previsto per il secondo giorno consecutivo e lo yen continua a trarre sostegno dall'interventi dei funzionari giapponesi, soprattutto dopo che il cambio tra lue valute venerdì scorso ha toccato il massimo da inizio anno a 151,86.

Peraltro, i mercati stanno anche ricorrendo a prese di profitto sulle posizioni lunghe sul dollaro dopo la solida ripresa della scorsa settimana, nell’attesa dell’indice dei prezzi PCE statunitense atteso per venerdì, che rappresenta la misura dell’inflazione preferita dalla Fed e che potrebbe contribuire a suggellare un taglio dei tassi di interesse a giugno. L'inflazione Core PCE di febbraio è prevista stabile al 2,8% su base annua, mentre su base mensile è probabile che scenda leggermente allo 0,3%.

In un quadro simile, le recenti uscite pubbliche dei membri della Fed, che hanno espresso le loro preoccupazioni riguardo all'inflazione vischiosa e che sono state interpretate dai mercati come leggermente aggressive, hanno fornito spinta ai rendimenti dei titoli del Tesoro USA che sono rimbalzati con decisione. Tuttavia, il riemergere delle tensioni tra Russia e Ucraina continua a sostenere il prezzo dell’oro come tradizionale rifugio sicuro. Infatti, la Russia ha attaccato ieri mattina la capitale ucraina Kiev con missili ipersonici, come riferito dall'ambasciatrice statunitense Bridget Brink sul social network X.

Nella giornata odierna, l’attesa è incentrata sulla pubblicazione dei dati sugli ordini di beni durevoli e sui dati sulla fiducia dei consumatori della CB statunitensi, mantenendo il dollaro e il prezzo dell'oro in tensione. Un rimbalzo dei dati sugli ordini dei beni durevoli negli Stati Uniti potrebbe offrire un sollievo temporaneo al dollaro a scapito del prezzo dell’oro. Tuttavia, l’incertezza sui tempi e sulla portata dei tagli dei tassi della Fed potrebbe rimanere un ostacolo per il biglietto verde fornendo supporto all’oro.

Analisi tecnica

Le prospettive tecniche a breve termine per il prezzo dell’oro rimangono più o meno le stesse.

Con una flag rialzista in gioco, il prezzo dell'oro rimane ancora sulla buona strada per approcciare nuovamente il massimo storico a seguito di un movimento sostenuto al rialzo. Tuttavia, prima di esso, l’oro deve riconquistare la soglia dei 2.200 dollari.

Il Relative Strength Index a 14 giorni si mantiene ben all'interno del territorio positivo, indicando maggiore propensione al rialzo.

Il supporto immediato è fornito dal minimo di venerdì a 2.157 dollari, al di sotto del quale è posta la resistenza del Bull Flag a 2.151 dollari. #gold #oro

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