Il prezzo dell'oro sta continuando la striscia positiva per il secondo giorno consecutivo – segnando anche il quarto giorno di movimento positivo sui cinque precedenti – salendo al massimo di quasi tre settimane, attorno alla regione dei 2.055 dollari durante la sessione asiatica di oggi, grazie alle scommesse su un taglio anticipato dei tassi da parte della Federal Reserve e ai rendimenti obbligazionari statunitensi e al dollaro che che languono vicino a minimi plurimese, fornendo un ulteriore supporto al metallo.
L’attesa si sposta adesso sull’indice dei prezzi PCE statunitense per trarre nuovi segnali sulle prospettive dei tassi di interesse della Fed. I dati cruciali sull’inflazione statunitense forniranno certamente un nuovo impulso direzionale al metallo giallo.
Nel frattempo, l'incertezza sui tempi in cui la Fed inizierà a tagliare i tassi nel 2024 sta consentendo al dollaro di recuperare parte della perdita di ieri prodottasi in reazione alla revisione al ribasso del PIL americano e anche il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni, dopo aver toccato il livello più basso da luglio, sta recuperando posizioni.
I dati di ieri hanno mostrato che l’economia statunitense è cresciuta ad un ritmo annualizzato del 4,9% nel terzo trimestre rispetto all’aumento del 5,2% riportato in precedenza. Inoltre, il Dipartimento del Lavoro ha riferito che le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione sono aumentate a 205.000 durante la settimana terminata il 16 dicembre e sono rimaste a livelli storicamente bassi.
Sebbene in chiaroscuro, questi dati hanno rafforzato le scommesse sui tagli della Fed nel 2025, con lo strumento FedWatch del Gruppo CME che indica una maggiore possibilità di un taglio dei tassi da parte della Fed entro marzo 2024 e 150 punti base di tagli cumulativi entro la fine dell'anno.
Analisi tecnica
Il prezzo dell'oro è destinato ad apprezzarsi ulteriormente verso i 2.072-2.073 dollari.
Un movimento oltre la regione 2.047-2.048 dollari rappresenta un breakout del trading range consolidativo di una settimana, conseguente al verificarsi di una croce d'oro, con la media mobile semplice a 50 giorni che attraversa la SMA a 200 giorni dal basso, supportando le prospettive di ulteriori guadagni. Inoltre, gli oscillatori sul grafico giornaliero si mantengono in territorio positivo e confermano ulteriormente le prospettive costruttive a breve termine.
Pertanto, un successivo rafforzamento verso il prossimo ostacolo rilevante, intorno alla regione dei 2.072-2.073 dollari, sembra una possibilità concreta, con lo slancio che potrebbe estendersi ulteriormente e consentire al prezzo dell’oro di recuperare la cifra tonda di $ 2.100.
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