Ieri, il prezzo dell'oro è schizzato al nuovo picco storico di $ 2.531, grazie allo stato di difficoltà del dollaro, insieme al calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA, indotto dall’atteggiamento accomodante della Fed.
Lo stato di disinflazione ancora in corso e l'economia statunitense resiliente hanno pesato molto sul biglietto verde, così come le tensioni geopolitiche, che hanno ulteriormente contribuito a spingere i flussi verso il rifugio sicuro.
La forte domanda di oro è stata supportata anche dal recente taglio delle tasse sulle importazioni di oro da parte dell'India, che ha innescato un calo dei prezzi e scatenato un forte interesse all'acquisto da parte dei rivenditori di gioielli e dei consumatori dopo la riduzione dei dazi, come confermato dall'ultimo rapporto del World Gold Council.
Oggi, i trader sono entrati in modalità pausa, in attesa di ulteriori segnali sul percorso di taglio dei tassi della Fed derivanti dai verbali della riunione di luglio e dalle revisioni annuali previste per le buste paga non agricole, in arrivo oggi, e dal discorso di venerdì del presidente della Fed Jerome Powell al Simposio di Jackson Hole.
Gli economisti si aspettano che le revisioni preliminari dei benchmark del governo statunitense mostrino che la crescita delle buste paga nell'anno, fino a marzo, è stata almeno di 600.000 più debole di quanto attualmente stimato, pari a circa 50.000 al mese, influendo pesantemente sulle prossime scelte della Fed.
Analisi tecnica
Le prospettive tecniche a breve termine per il prezzo dell'oro rimangono costruttive.
L'indice di forza relativa a 14 giorni si mantiene fermo sopra il livello 50, attualmente vicino a 66, continuando a supportare la corsa del prezzo dell'oro.
In caso di riconquista del massimo storico di ieri, il successivo obiettivo sarebbe il livello di $ 2.550, seguito dal livello tondo di $ 2.600.
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