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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

Il prezzo dell’oro si muove con incertezza in attesa dei dati PCE statunitensi

Il prezzo dell'oro, dopo aver mostrato ieri una certa volatilità, sembra proseguire oggi sulla stessa linea, muovendosi intorno ai 2.340 dollari sulla scia del rafforzamento del dollaro e del modesto calo dei rendimenti dei titoli di Stato statunitensi.

Le attuali scommesse dei mercati sono ormai tutte incentrate su quando e quanto la Federal Reserve taglierà il tasso di interesse quest’anno dopo i dati di ieri più deboli sul PIL degli Stati Uniti.

I mercati hanno fortemente ridotto le aspettative per più di un taglio dei tassi di interesse da parte della Fed quest’anno, sulla scia della persistenza dell’inflazione combinata con i recenti discorsi aggressivi dei membri della Fed. Secondo il FedWatch Tool del CME, i mercati scontano circa il 50% di probabilità che la Fed mantenga i tassi a settembre, mentre la probabilità di un taglio dei tassi a novembre si attesta intorno al 64%.

Le aspettative aggressive sulla Fed avevano rilanciato la domanda di dollari su tutta la linea e i rendimenti dei titoli del Tesoro USA erano saliti ai massimi di diverse settimane. Tuttavia, la revisione al ribasso di ieri dei dati annualizzati del prodotto interno lordo degli Stati Uniti, relativo al primo trimestre, all'1,3% dall'1,6% nella prima stima e un modesto aumento delle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione hanno alimentato un sell-off del biglietto verde e dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA, aiutando il prezzo dell'oro a tentare una modesta ripresa dopo aver subito forti perdite mercoledì.

Tuttavia, il destino dell’oro dipende molto dai dati odierni sull’inflazione PCE core degli Stati Uniti. Si prevede che l'indice PCE core aumenti del 2,8% su base annua ad aprile, allo stesso ritmo di marzo.

Un aumento ulteriore a sorpresa del dato Core rafforzerebbe le aspettative ritardate, e meno aggressive, sui tagli dei tassi da parte della Fed, fornendo supporto al dollaro e agendo negativamente sul prezzo dell’oro. Al contrario, il prezzo dell’oro potrebbe rimbalzare qualora i dati mostrassero un’inaspettata debolezza dell’inflazione Core PCE, aumentando le scommesse per un taglio del tasso a settembre da parte della Fed.

Inoltre, rimangono sempre sul tavolo i rischi geopolitici e i conflitti in Medio Oriente, che continuano a dare una mano all’oro.

Analisi tecnica

Il rimbalzo di ieri del prezzo dell'oro è rimasto limitato al di sotto della media mobile semplice a 21 giorni, a 2.355 dollari. Tuttavia, l’oro ha continuato a rimanere agevolmente al di sopra del supporto chiave della SMA a 50 giorni a 2.328$

Il Relative Strength Index a 14 giorni sta premendo intorno al livello 50, mostrando la mancanza di una chiara tendenza direzionale per il prezzo dell'oro.

Un forte dato sull'inflazione Core PCE negli Stati Uniti potrebbe innescare un breakdown della SMA a 50 giorni a 2.328$ e, un movimento sostenuto al di sotto di questa, potrebbe aprire la strada verso la soglia dei 2.300 dollari.

Al contrario, se i dati sull'inflazione statunitense dovessero sorprendere al ribasso, il prezzo dell'oro potrebbe salire sopra la SMA a 21 giorni a 2.355 dollari, nel tentativo di riconquistare il cuneo crescente di supporto, diventato resistenza, a 2.376 dollari. #gold #oro

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