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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

Il prezzo dell'oro si ritira al di sotto dei 2.100 dollari

Il prezzo dell'oro sta riducendo i guadagni al di sotto dei 2.100 dollari, invertendo dopo aver segnato il nuovo massimo storico di 2.135 dollari negli odierni scambi asiatici. Il prezzo dell’oro è salito alle stelle grazie a numerosi motivi, tra cui, in primis, le crescenti scommesse su un primo taglio dei tassi della Fed a marzo e alcune nuove preoccupazioni geopolitiche.

Sono molti i fattori che hanno determinato l’ultimo rialzo del prezzo dell’oro, innescatosi sulla scia del rally di venerdì scorso. Il prezzo dell’oro ha beneficiato di un nuovo impulso derivante dai flussi verso i beni rifugio fornito dai nuovi rischi geopolitici emersi tra lo Yemen e gli Stati Uniti durante il fine settimana.

Domenica l’esercito americano ha dichiarato che i ribelli Houthi dello Yemen hanno lanciato missili balistici e colpito tre navi commerciali nel Mar Rosso. Per rappresaglia, una nave da guerra americana ha abbattuto tre droni durante l’assalto durato per ore.

In seguito, il Comando Centrale dell'esercito statunitense ha affermato in una nota: "questi attacchi rappresentano una minaccia diretta al commercio internazionale e alla sicurezza marittima, aggiungendo che “abbiamo anche tutte le ragioni per credere che questi attacchi, sebbene lanciati dagli Houthi nello Yemen, siano pienamente supportati dall’Iran”.

Queste tensioni si aggiungono al conflitto tra Israele e Hamas, giacché la tregua è venuta meno venerdì dopo che Israele ha accusato Hamas di violare l’accordo di cessate il fuoco e l’esercito israeliano ha ripreso le operazioni di combattimento contro Hamas, riprendendo le ostilità nella Striscia di Gaza.

Il prezzo dell’oro, che è considerato un tradizionale bene rifugio, ha quindi tratto vantaggio dall’escalation delle tensioni geopolitiche, mentre l’altra valuta rifugio, il dollaro statunitense, non è riuscita a trarre beneficio dai nuovi rischi geopolitici. Le scommesse per un taglio dei tassi di interesse della Fed a marzo sono aumentate e i mercati ne scontano una probabilità fino al 60%. Venerdì scorso, gli sforzi del presidente della Fed Jerome Powell per respingere le aspettative di una svolta di politica monetaria il prossimo anno sono falliti, poiché i mercati non hanno accettato la sua retorica aggressiva in un contesto di raffreddamento dell’inflazione negli Stati Uniti.

Inoltre, il forte rialzo del prezzo dell’oro è stato alimentato anche dalle scarse condizioni di liquidità nelle prime negoziazioni asiatiche all’apertura settimanale dei mercati. Infatti, il forte movimento al rialzo potrebbe essere avvenuto anche grazie all’attivazione di numerosi stop conseguenti alla rottura del precedente massimo storico di $ 2.079 e poi del livello psicologico di $ 2.100.

Infine, un recente sondaggio del World Gold Council ha mostrato che il 24% di tutte le banche centrali intende aumentare le proprie riserve auree nei prossimi 12 mesi, minando alle fondamenta il ruolo del dollaro come attività di riserva mondiale. Anche questa notizia è stata di buon auspicio anche per il prezzo dell'oro.

Ora bisognerà vedere se il prezzo dell’oro riuscirà a mantenere lo slancio per riprendere il rialzo, poiché anche il dollaro potrebbe trarre sostegno dalle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, nonostante le aspettative accomodanti della Fed, anche in considerazione della pubblicazione in settimana dei nuovi dati sull’occupazione statunitense.

Pertanto, il prezzo dell’oro sarà influenzato dagli sviluppi geopolitici, ma soprattutto rimarrà legato alle dinamiche del dollaro e alle aspettative sulla Fed, anche in considerazione dell’attuale recupero dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA dopo il recente sell-off.

Analisi tecnica

L'entità dell’attuale aumento del prezzo dell'oro suggerisce una probabile forte correzione in vista, soprattutto perché l'indicatore del Relative Strength Index a 14 giorni rimane ben all'interno del territorio di ipercomprato. Tuttavia, è altrettanto probabile che qualsiasi correzione possa rimanere contenuta ed essere vista come una buona opportunità di acquisto in un contesto tecnico di Golden Cross. Infatti, venerdì scorso la media mobile semplice a 50 giorni ha prodotto una chiusura settimanale superiore alla SMA a 200 giorni, confermando appunto l’esistenza di una Croce d'Oro.

Il minimo intraday di 2.072 dollari rappresenta adesso un fortissimo supporto, ma sarà necessaria la chiusura giornaliera al di sopra del livello di 2.100 dollari per avviare un trend rialzista duraturo verso la soglia dei 2.200 dollari, che adesso non appare più così lontano. FXSTREET. #gold #oro

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