Il prezzo dell'oro continua a consolidarsi intorno ai 2.360 dollari dopo che i dati macroeconomici statunitensi di questa settimana hanno riacceso le speranze del mercato su un taglio dei tassi a settembre da parte della Federal Reserve.
Passata la festività del Giorno dell'Indipendenza negli Stati Uniti, il prezzo dell'oro si è mantenuto in rialzo vicino ai massimi di due settimane, pur rimanendo all'interno di un intervallo ristretto a causa delle scarse condizioni di liquidità di ieri. Poiché i mercati sono rimasti comunque nervosi mentre gli elettori britannici si sono diretti alle urne, limitando l'attività di negoziazione attorno all'oro.
Tutti gli occhi sono ora puntati sul rapporto sul mercato del lavoro statunitense, previsto alle 14:30, che potrebbe avere un forte impatto sulle prospettive dei tagli dei tassi della Fed, influenzando il valore del dollaro e quello dell'oro.
Si prevede che i salariati del settore non agricolo negli Stati Uniti aumenteranno di 190.000 unità a giugno dopo aver registrato un aumento di 272.000 a maggio e si prevede che i guadagni orari medi siano cresciuti del 3,9% su base annua, dopo un precedente aumento del 4,1%.
Se questi importanti dati risultassero inferiori al consensus del mercato, il taglio dei tassi a settembre da parte della Fed sarebbe cosa fatta. E anche le possibilità di un secondo taglio entro l’anno aumenterebbero enormemente.
In uno scenario del genere, è probabile che il dollaro possa subirne offrendo una nuova spinta al rialzo al prezzo dell’oro.
Al contrario, se i dati NFP e sull’inflazione salariale sorprendessero al rialzo, il dollaro potrebbe rimbalzare con decisione, spingendo gli investitori a ridimensionare le loro aspettative accomodanti sulla Fed e infliggendo all’oro un duro colpo.
Analisi tecnica
Le prospettive tecniche a breve termine per il prezzo dell'oro rimangono più o meno le stesse dopo che il metallo ha rotto al rialzo il consolidamento di questa settimana, dopo aver chiuso mercoledì sopra la media mobile semplice a 50 giorni a $ 2.338.
La striscia rialzista potrebbe continuare sulla scia di un debole rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti, spingendo il prezzo dell’oro verso la soglia dei 2.400 dollari, sostenuto anche dal Relative Strength Index a 14 giorni che punta verso l’alto sopra il livello 50.
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