Il prezzo dell'oro è risalito nella parte finale della sessione americana di ieri ed oggi sta consolidando i guadagni in un’area compresa tra i 2.340 e i 2.350 dollari, in attesa di nuovi catalizzatori per il prossimo slancio direzionale.
Il prezzo sta trovando sostegno dai lenti rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi, che mantengono anche il dollaro sulla difensiva in attesa di ulteriori indicazioni in arrivo dalla Fed.
Questa settimana vedrà vari dati ed eventi di particolare importanza che potranno incidere sull’andamento del prezzo dell’oro.
In particolare, domani, gli Stati Uniti pubblicheranno l’indice dei prezzi al consumo di marzo, che potrebbero rappresenterare un punto di svolta per il dollaro e quindi l’oro. Con le probabilità di un taglio dei tassi da parte della Fed a giugno che continuano a diminuire. I principali analisti ora vedono luglio come la data per la prima mossa.
Giovedì la Banca Centrale Europea annuncerà la sua decisione sulla politica monetaria e, nel frattempo, anche la Banca del Canada e la Reserve Bank of New Zealand annunceranno le loro decisioni di politica monetaria.
In un contesto simile, i mercati azionari vengono scambiati in tono modesto in un contesto di cautela in vista degli eventi sopracitati che potrebbero dare il tono per il resto del mese.
Analisi tecnica
Il trend rialzista dell’oro è evidente nel grafico giornaliero, che mostra come l’oro si sviluppi costantemente al di sopra di tutte le sue medie mobili. La media mobile semplice a 20 periodi è in costante aumento, ma si colloca molto al di sotto del livello attuale e al di sopra di quelli più lunghi, mostrando una chiara tendenza al rialzo.
Gli indicatori tecnici stanno parzialmente perdendo la loro forza rialzista, ma continuano a svilupparsi in territorio estremamente ipercomprato, come il Relative Strength Index, che lo fa dal 27 marzo, anticipando un potenziale scivolamento correttivo o almeno una fase di consolidamento.
Anche il quadro a breve termine, come mostrato dal grafico a 4 ore, è rialzista, con l'indicatore RSI che ha corretto l’ipercomprato estremo, ma si è stabilizzato intorno a 64, ben lungi dal segnalare un'imminente inversione. Infine, l’indicatore Momentum è ben assesta su livelli positivi, in linea con la tendenza dominante. #gold #oro
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