Il prezzo dell’oro non riesce a guadagnare terreno poiché è influenzato da una combinazione di forze divergenti: da un lato, i dubbi sulla possibilità che la Fed possa tagliare i tassi per tre volte quest’anno che sollevano il dollaro e limitano i guadagni dell’oro, e dall’altro, un tono di rischio mitigato e le instabilità geopolitiche che offrono sostegno al bene rifugio.
Oggi, i mercati asiatici, ignorando i forti dati sui profitti industriali cinesi e il più debole rapporto dell'indice dei prezzi al consumo australiano, si sono mossi sulla scia del sentiment negativo di Wall Street che, nell’ultima mezz’ora di negoziazione di ieri, ha spazzato via tutti i guadagni. Gli investitori hanno modificato i loro portafogli dopo il rally azionario che quest’anno ha già superato i 4mila miliardi di dollari, divenendo cauti in vista della fine del trimestre e dell’attesissimo incontro tra il presidente cinese Xi Jinping e i leader aziendali statunitensi.
Pertanto, il dollaro ha ritrovato il suo equilibrio infrasettimanale e sono aumentati i flussi di liquidità verso di esso, a scapito del prezzo dell’oro, il cui ribasso appare però attenuato, poiché i rendimenti dei titoli del Tesoro USA faticano a mantenere la spinta al rialzo in un contesto di continue scommesse sui tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve a giugno. I mercati prestano poca attenzione ai recenti commenti aggressivi dei funzionari della Fed e continuano ad aspettarsi una probabilità del 70% che la Fed abbassi i tassi a giugno.
Inoltre, le persistenti tensioni geopolitiche alimentate dal presunto attacco russo di lunedì mattina alla capitale ucraina Kiev con missili ipersonici e le affermazioni di alti funzionari russi, che hanno accusato direttamente l’Ucraina e l’Occidente di essere coinvolti nell’attacco mortale alla sala da concerto di Mosca, sconfessando la rivendicazione dello Stato Islamico, offrono sostegno al metallo prezioso.
Tuttavia, i mercati rimangono cauti in vista di una serie di eventi e dati economici provenienti degli Stati Uniti, anche alla luce della settimana in corso ridotta a causa delle festività.
I riferimenti principali sono il discorso di oggi del governatore della Fed Christoper Waller, che parlerà di politica monetaria all'Economic Club di New York sulle prospettive dei tassi di interesse, la stima finale del prodotto interno lordo degli Stati Uniti di giovedì, insieme ai dati settimanali sulle richieste di sussidio di disoccupazione e sulla spesa personale, e, soprattutto, i dati dell’indice dei prezzi PCE statunitense previsti per venerdì.
Analisi tecnica
Le prospettive tecniche a breve termine per il prezzo dell’oro rimangono costruttive e ogni calo può essere visto come una buona opportunità di acquisto.
La flag rialzista in gioco consente al prezzo dell'oro di rimanere sulla buona strada per raggiungere la soglia dei 2.200 dollari su base sostenuta, puntando nuovamente al massimo storico di 2.223 dollari.
Il Relative Strength Index a 14 giorni punta al ribasso, ma rimane in territorio positivo, suggerendo operazioni “buy-the-dip” per il prezzo dell’oro.
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