Il prezzo dell'oro é entrato nel range, e si sta consolidando, dei 2.360-2.365 dollari. Anche i rendimenti dei titoli del Tesoro USA si stanno consolidando dopo il forte rialzo di ieri, in attesa della nuova offerta che avverrà la prossima settimana.
Il secondo guadagno settimanale consecutivo appare ormai a portata di mano, nonostante una certa ripresa del dollaro, poiché le scommesse sull’aumento del taglio dei tassi di interesse a settembre da parte della Fed sono in costante rialzo.
I dati pubblicati ieri negli Stati Uniti hanno evidenziato un rallentamento dell'economia statunitense, con segnali di raffreddamento del mercato immobiliare e del lavoro.
Inoltre, la riduzione dei tassi da parte della Banca nazionale svizzera per la seconda volta consecutiva, seguita ai tagli dalla Banca del Canada e dalla Banca centrale europea, ha rafforzato l’idea che la stagione di tassi più bassi é già in corso, contribuendo a sostenere il prezzo dell’oro, in aggiunta alle tensioni geopolitiche esistenti in giro per il mondo.
A tutto questo si aggiunge anche il rafforzamento della domanda di oro da parte dell’India, che è il secondo maggior consumatore al mondo. Giacché gli acquisti hanno superato le aspettative in vista del festival Akshaya Tritiya, che rappresenta il tradizionale giorno di buon auspicio per gli acquisti di oro. Infatti, secondo il World Gold Council, gli acquisti sono stati sorprendentemente elevati, considerando che i prezzi erano più alti del 23% rispetto al festival del 2023.
Oggi, l’attenzione è puntata sull’Eurozona e sui dati preliminari S&P Global Manufacturing and Services PMI degli Stati Uniti, che potrebbero illuminare ulteriormente sulle prospettive economiche a livello globale, avendo un impatto significativo sulla propensione al rischio e sulla performance del dollaro, influenzando pertanto il prezzo dell’oro. Inoltre, i flussi di fine settimana e il riposizionamento del mercato, in vista dell’indice dei prezzi PCE della prossima settimana, saranno i principali drivers odierni.
Analisi tecnica
Il prezzo dell'oro ha finalmente rotto il range trade al rialzo e ha chiuso ieri sopra il punto critico di confluenza di 2.344 dollari. Questo livello è l'intersezione tra la resistenza della linea di tendenza in calo e la media mobile semplice a 50 giorni. Pertanto, è stata rotta la formazione del triangolo simmetrico durato un mese, ribaltando la situazione da ribassista a rialzista.
Il Relative Strength Index a 14 giorni si mantiene al di sopra del livello di 50, attualmente vicino a 55, suggerendo che sono possibili ulteriori rialzi.
Gli indicatori tecnici rialzisti hanno sovvertito la Bear Cross formatasi la scorsa settimana dopo che la SMA a 21 giorni ha superato dall'alto la SMA a 50 giorni su base di chiusura giornaliera.
Lo stabile posizionamento al di sopra del massimo di due settimane di 2.366 dollari è fondamentale per affrontare il successivo ostacolo al rialzo rappresentato dal massimo del 7 giugno di 2.388 dollari, ultima resistenza prima della soglia dei 2.400 dollari.
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