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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

Il prezzo dell’oro è inarrestabile e segna un nuovo record a 2.330 dollari

Il prezzo dell'oro ha segnato l’ennesimo massimo storico a 2.330 dollari, nonostante il Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti abbia mostrato che le condizioni del mercato del lavoro a marzo si sono ulteriormente rafforzate. Il rapporto Nonfarm Payrolls ha evidenziato che le assunzioni sono rimaste robuste mentre i guadagni orari medi annuali hanno rallentato come previsto. I posti di lavoro negli Stati Uniti sono cresciuti di 303.000 unità, significativamente superiori alle aspettative di 200.000 e al dato precedente di 270.000, leggermente rivisto al ribasso rispetto ai 275.000 inizialmente segnalati. Il tasso di disoccupazione è sceso al 3,8% rispetto al consensus e al dato precedente del 3,9%. Inoltre, come previsto, la crescita annuale dei salari è stata del 4,1%, più lenta rispetto al precedente 4,3% e anche la retribuzione oraria media mensile è cresciuta ad un ritmo previsto dello 0,3%, rimanendo superiore al dato di febbraio dello 0,2%, rivisto al rialzo dallo 0,1%.

La robusta domanda di lavoro sicuramente influirà negativamente sui progressi dell’inflazione, influenzando negativamente anche le aspettative del mercato sui tempi e le modalità di riduzione dei tassi di interesse da parte della Fed. Attualmente, lo strumento FedWatch del CME mostra che i mercati scontano una probabilità del 58% che la Fed riduca i tassi di interesse a giugno.

Pertanto, i titoli del Tesoro USA a 10 anni sono balzati quasi al 4,4% poiché le forti condizioni del mercato del lavoro consentiranno alla Fed di mantenere i tassi di interesse più alti per un periodo più lungo. E anche l’indice del dollaro statunitense ha esteso la sua ripresa a 104,30, poiché le forti condizioni occupazionali indicano una prospettiva economica positiva.

Tuttavia, l’attrattiva a breve termine dell’oro è forte a causa delle crescenti tensioni in Medio Oriente. Gli attacchi aerei delle forze israeliane contro l’ambasciata iraniana a Damasco, situata vicino alla capitale della Siria, hanno aggravato i timori di una partecipazione dell’Iran alla guerra israelo-palestinese, spingendo gli investitori verso beni rifugio come l’oro.

Analisi tecnica

Il prezzo dell'oro ha superato i 2.300 dollari, segnando un nuovo massimo a 2.330 dollari. E’ poi leggermente sceso attestandosi al di sotto dei 2.325 dollari. La domanda a breve termine rimane invariata poiché tutte le medie mobili esponenziali a breve e lungo termine sono in rialzo.

Il Relative Strength Index a 14 periodi vicino a 80,00 indica che lo slancio rialzista è ancora attivo, anche se sono emersi segnali di ipercomprato. #gold #oro

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