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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

Il prezzo dell’oro è vicino ai massimi di due settimane

Il prezzo dell'oro viene scambiato in positivo per il secondo giorno consecutivo, segnando anche il quarto giorno di rialzo tra i cinque precedenti, ed è vicino al massimo di quasi due settimane toccato ieri. I dati macroeconomici in arrivo dagli Stati Uniti stanno confermando le scommesse per una pausa prolungata da parte della Federal Reserve. Inoltre, i mercati scommettono anche su tagli dei tassi di interesse già nella prima metà del 2024, che amplierebbero l’attuale calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi, continuando a fungere da vento favorevole per il metallo giallo.

Le aspettative accomodanti della Fed non aiutano nemmeno il dollaro, che non riesce a risalire in modo significativo dal livello più basso dal 1 settembre toccato martedì.

Oltre a questo, i segnali contrastanti derivanti dai colloqui tra Stati Uniti e Cina si rivelano essere un altro fattore che va a beneficio del prezzo dell’oro e supportano le prospettive di un ulteriore movimento di apprezzamento a breve termine. Infatti, sebbene il presidente Biden e il suo omologo cinese Xi Jinping abbiano concordato di riaprire i canali militari, provocando un certo miglioramento nelle relazioni tra i due paesi, ore dopo il vertice, Biden ha definito Xi un “dittatore”, cosa che avrebbe potuto infastidire le autorità cinesi.

Pertanto, l’oro, che ha recuperato finora oltre 50 dollari dal minimo intorno all’area di 1.932-1.931 dollari, toccato lunedì, appare ben impostato per registrare guadagni settimanali pari al 2,5%, dopo aver riportato perdite per due settimane su tre, toccando il livello più basso lunedì il 18 ottobre.

Il recupero è stato reso possibile dal rapporto PCI statunitense pubblicato a inizio settimana, che ha mostrato che l'inflazione al consumo si sta raffreddando più rapidamente del previsto, e dalle richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti di ieri, che ha indicato un raffreddamento del mercato del lavoro. Inoltre, si prevede che il recente crollo dei prezzi del petrolio avrà un effetto disinflazionistico, avvicinando la Fed al suo obiettivo del 2% e consentendole di ammorbidire la sua posizione aggressiva.

Infatti, una serie di influenti funzionari della Fed ha riconosciuto questa settimana i progressi compiuti nel contenere l’inflazione, rafforzando l’idea che la campagna di inasprimento della politica monetaria potrebbe presto finire, come mostrato dal FedWatch Tool del Gruppo CME, che indica la crescente possibilità del primo taglio dei tassi entro marzo 2024.

I mercati sono puntati oggi ai dati del mercato immobiliare statunitense e al discorso programmato del presidente della Fed di Chicago Austan Goolsbee per trarre indicazioni a breve termine nell'ultimo giorno di negoziazione della settimana.

Analisi tecnica

Il prezzo dell'oro sembra pronto a riconquistare la soglia psicologica dei 2.000 dollari e a testare il picco plurimese vicino all'area dei 2.009-2.010 dollari.

Il consolidamento al di sopra del livello di 1.980 dollari potrebbe aver già posto le basi in tal senso. Inoltre, gli oscillatori sul grafico giornaliero si mantengono comodamente in territorio positivo e sono ancora lontani dall'essere nella zona di ipercomprato, suggerendo che il percorso di minor resistenza per il prezzo dell’oro è verso l’alto.

La regione dei 1.975 dollari adesso protegge il prezzo da un eventuale ribasso prima del livello dei 1.970 dollari e della zona di supporto dei 1.962-1.961 dollari. FXSTREET. #gold #oro

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