Oggi l'oro è sceso fino a $ 2.614,44 all'inizio della sessione americana, ma poi è rimbalzato per stabilizzarsi intorno ai $ 2.635, non lontano dal prezzo di apertura. Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni si mantiene invece sopra il 4,6%, limitando le possibilità di ripresa dell’oro.
I mercati si sono innervositi palesando una reazione scomposta dopo che sono emersi titoli di giornale che sostenevano la possibilità che il presidente eletto Donald Trump potrebbe prendere in considerazione l'imposizione di un dazio unico sui beni essenziali importati. Tuttavia, lo stesso Trump ha corretto le voci che circolavano, affermando che i dazi sono destinati ad essere istituiti nella forma e con le modalità originarie rappresentate. Questo ha calmato i mercati consentendo all’oro di recuperare.
Inoltre, anche sul fronte geopolitico c’è particolare fermento, con la premier Giorgia Meloni che ha rotto il fronte comune europeo recandosi, di propria iniziativa, in visita al presidente eletto Donald Trump e il primo ministro canadese Justin Trudeau che sembra pronto a dimettersi in questa settimana.
Oggi, diversi paesi europei hanno anche pubblicato gli indici PMI per il settore dei servizi. Francia, Germania e Spagna hanno visto un bel rimbalzo, superando le aspettative. Al contrario, l'indice PMI dei servizi degli Stati Uniti è risultato un po' più debole, a 56,8, mancando le previsioni di 58,5 e il dato precedente.
Il calendario economico settimanale è molto fitto, ma il focus è rappresentato dalla pubblicazione dei Nonfarm Payrolls degli Stati Uniti di venerdì.
Analisi tecnica
Il prezzo dell'oro appare bloccato in una formazione grafica a pennant, poiché rispetta una linea di tendenza ascendente e discendente.
La media mobile semplice a 100 giorni a $ 2.627 rappresenta il supporto immediato, mentre la linea di tendenza ascendente del pattern pennant fornisce supporto intorno a $ 2.606 come ha fatto nelle ultime tre occasioni.
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