L'oro ha conservato il suo slancio rialzista e, dopo aver segnato l’ennesimo massimo storico a 2.586, si è stabilizzato sopra i $ 2.580. I mercati stanno rivalutando le possibilità di un più ampio taglio dei tassi della Fed, cosicché sia il dollaro che il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni sono rimasti in territorio negativo aiutando l’oro a salire.
Il catalizzatore iniziale che ha innescato il rally dell’oro di questa settimana è stato la pubblicazione dei dati relativi all'inflazione di agosto dei prezzi alla produzione degli Stati Uniti, che hanno mostrato un rallentamento più profondo del previsto, riaccendendo il dibattito sul taglio della Fed dello 0,50% contro lo 0,25%. Mentre, i dati ancora elevati relativi all'inflazione dei prezzi al consumo, pubblicati mercoledì, avevano apparentemente messo a tacere le speranze di un taglio dello 0,50%.
Tuttavia, i commenti dell'ex presidente della Fed di New York William Dudley e di alcuni analisti di spessore hanno mostrato che un taglio da 0,50% potrebbe ancora essere preso in considerazione.
Analisi tecnica
L'oro è uscito dal suo precedente intervallo laterale plurisettimanale quando ha superato il precedente massimo record di $ 2.531.
A seguire, ha raggiunto il suo precedente obiettivo a $ 2.550, generato dopo la rottura dall'intervallo luglio-agosto il 14 agosto, e ora punta al prossimo obiettivo a circa $ 2.590, supportato dalla tendenza rialzista a lungo termine.
Tuttavia, l’oro è ipercomprato, secondo il Relative Strength Index. Pertanto, si sta generando una certa cautela in coloro che hanno assunto posizioni long a causa di un maggiore rischio di un pullback.
Se l'RSI uscisse dall'ipercomprato, si starebbe verificando una correzione. In tal caso, il precedente obiettivo di $ 2.550 probabilmente diventerebbe il primo supporto, prima di incontrare più in basso il precedente massimo di $ 2.531.
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