Il prezzo dell'oro sta lievemente arretrando, consolidando un trend rialzista di quattro giorni, dopo aver segnato ieri il massimo di due settimane a 1.923 dollari. Il dollaro sta prendendo il sopravvento in un contesto di avversione al rischio, estendendo il suo precedente rally, aiutato dalla rinnovata forza dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitense.
I precedenti discorsi di Powell ai passati eventi di Jackson Hole sono spesso risultati decisivi, poiché aveva lanciato un messaggio forte sull’impegno della banca centrale nella lotta all’inflazione attraverso ulteriori aumenti dei tassi di interesse. Al simposio del 2023, Powell probabilmente loderà la resilienza economica degli Stati Uniti, alimentando la retorica di una narrativa di tassi “più alti più a lungo”. In tal caso, è probabile che i mercati interpretino il suo messaggio come un atteggiamento aggressivo, innescando un nuovo rialzo del dollaro e dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA a scapito del prezzo dell’oro.
Al contrario, se, per il futuro corso della politica monetaria, Powell enfatizzasse l’approccio della Fed dipendente dai dati ed esprimesse preoccupazioni sulla crescita economica e sulle condizioni del credito, ciò potrebbe implicare una posizione meno aggressiva fornendo supporto all’oro e distruggendo il dollaro su tutta la linea.
Nel frattempo, anche i flussi di fine settimana, combinati con il posizionamento cauto precedente alla pubblicazione dei libri paga non agricoli negli USA, potrebbero influenzare l’azione del prezzo dell’oro in vista della chiusura settimanale.
Analisi tecnica
Il prezzo dell'oro ha brevemente riconquistato la 21 DMA ribassista a 1.919 dollari, ma non è riuscito a chiudere ieri al di sopra di questa. Una eventuale chiusura settimanale al di sopra della 21 DMA potrebbe estendere la recente ripresa dai minimi di cinque mesi fino alla resistenza della 50 DMA posta a 1.931 dollari.
Tuttavia, rimane probabile un eventuale ritracciamento, con la possibilità di incrociare una domanda rialzista al livello di 200 DMA a 1.910 dollari, al di sotto del quale sarebbe inevitabile il test dell’area di 1.900 dollari.
Il supporto critico si trova sulla linea di tendenza discendente, fissata a 1.877 dollari.
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