Il prezzo dell'oro rimane in un range familiare vicino ai $ 2.645, in attesa di un input direzionale in vista della decisione odierna della Federal Reserve statunitense.
Ieri, cedendo alle pressioni ribassiste, l’oro è sceso al livello più basso in sei giorni a $ 2.633, pressato dai rendimenti dei titoli del Tesoro USA.
I mercati continuano a scommettere che la Fed metterà in pausa a gennaio il suo ciclo di allentamento, soprattutto dopo i solidi dati di ieri sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Pertanto, rimangono avversi al rischio, facendo oscillare il prezzo dell'oro in una banda ristretta.
La prossima direzione dipenderà dai toni delle dichiarazioni della Fed, dalle sue proiezioni economiche e della conferenza stampa del presidente Powell, che potrebbe fornire ulteriori indicazioni circa la tempistica del prossimo taglio dei tassi, esprimendo cautela sull'inflazione sotto la presidenza di Donald Trump.
Se il riepilogo delle proiezioni economiche, il cosiddetto grafico "Dot-plot", indicherà meno tagli dei tassi per il prossimo anno rispetto a quanto previsto in precedenza, il dollaro potrebbe trarne profitto a spese dell'oro.
Al momento, la tendenza nel breve termine del prezzo dell'oro appare ribassista, in considerazione dalle aspettative aggressive sulla Fed e dell'impostazione tecnica giornaliera.
Analisi tecnica
Il prezzo dell'oro non è riuscito a mantenere la SMA a 21 giorni a $ 2.655 e l'indice di forza relativa a 14 giorni è rimasto invariato, ma al di sotto del livello 50.
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