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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L’oro attinge un nuovo massimo storico

Il prezzo dell’oro è salito al nuovo massimo storico di 2.236 dollari, non curante dell’aumento dei rendimenti del Tesoro, della crescita del dollaro, delle affermazioni aggressive del governatore della Fed Waller e dei dati positivi provenienti dagli Stati Uniti.

Dal punto di vista dei dati, l’economia statunitense è cresciuta più rapidamente del previsto, con il PIL che è aumentato del 3,4%, superando il dato preliminare del 3,2%, indice di un'economia forte.

Le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione per la settimana terminata il 23 marzo sono aumentate di 210.000, meno della proiezione di consenso di 215.000 e inferiore rispetto alla settimana precedente, indicando che il mercato del lavoro rimane teso.

L’indice della fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan è salito al livello più alto da luglio 2021, salendo a 79,4, superando le stime di 76,5. Le vendite di case esistenti si sono riprese a febbraio, aumentando dell'1,6% su base mensile dopo il crollo del -4,7% di gennaio e al di sopra del consenso dell'1,5%.

Dati tanto forti potrebbero impedire alla Fed di tagliare i tassi prima di quanto stimato dagli operatori di mercato. Infatti, i mercati prevedono una probabilità del 63% che la Fed tagli i tassi di un quarto di punto percentuale a giugno, inferiore al 70% di ieri.

Cresce l’attesa del mercato per l’imminente pubblicazione dell’indice Core PCE per il mese di febbraio, che è l’indicatore preferito dalla Fed per l’inflazione. Le speculazioni del mercato indicano un rapporto sull'inflazione più basso a febbraio e i prezzi dell'oro sembrano essere schizzati sulla base di queste aspettative. Si prevede che il PCE core rallenterà dallo 0,4% allo 0,3% su base mensile, mentre il PCE principale dovrebbe salire dallo 0,3% allo 0,4% su base mensile.

Analisi tecnica

Il prezzo dell’oro sta spingendo con forza dopo aver superato di slancio i 2.200 dollari, anche se il Relative Strength Index è diventato ipercomprato dopo che l’oro ha superato il massimo del 21 marzo di 2.223 dollari. Quando un asset sperimenta un trend rialzista significativo, il suo RSI in genere supera la soglia di 70, segnalando che lo slancio rialzista si sta accumulando. Un valore dell’RSI superiore a 80 è spesso considerato indicativa di una condizione di ipercomprato estremo. Pertanto, è possibile un ulteriore rialzo se il prezzo spot del metallo giallo riuscisse a mantenersi al di sopra di quest’ultimo, aprendo la strada verso i 2.300 dollari.

D'altra parte, se l’oro scendesse sotto i 2.200 dollari, si potrebbe verificare un pullback verso il massimo del 4 dicembre, che ha trasformato il supporto a 2.146 dollari, facendo precipitare i prezzi verso i 2.100 dollari. #gold #oro

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