I prezzi dell'oro sono scesi ulteriormente dopo l'inizio della sessione americana, schiacciati da un dollaro più forte e dai rendimenti dei buoni del Tesoro USA in crescita dopo la pubblicazione dei dati che hanno mostrato che il PCE core è salito al tasso più alto di sei mesi, al di sopra delle aspettative.
L’oro ha toccato il minimo a $ 1.809/oz, il livello più basso dal 29 dicembre, guardando l'area dei $ 1.800. La media mobile semplice a 20 settimane attende a $ 1.797. I rialzisti devono cercare di recuperare area 1.820 dollari per alleviare la pressione ribassista.
Il ribasso si è esteso dopo la pubblicazione dei dati relativi ai redditi ed alla spesa personale di gennaio. I valori sono risultati superiori alle aspettative insinuando nuovi timori negli investitori che hanno valutato con attenzione le implicazioni di tali numeri dell'inflazione. L'indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve, il PCE core, è salito dello 0,6%, a un tasso annuo del 4,7%, in aumento rispetto al 4,6% di dicembre e contro le aspettative di un calo. Di conseguenza, il dollaro ha guadagnato slancio dopo i dati economici e i rendimenti statunitensi sono aumentati, con i prezzi delle azioni che sono crollati. Il contesto ha aggiunto pressione all'oro che sta comunque recuperando posizioni mantenendosi sopra i 1.810 dollari. Il rendimento del Treasury a 2 anni è al 4,8%, il più alto da novembre e quello a 10 anni è al 3,947%. #gold #oro
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