Il prezzo dell'oro non è riuscito a posizionarsi oltre i 2.330 dollari, ma rimane aggrappato a tale soglia cercando di non discostarsene troppo. Sta perdendo parte del rimbalzo del giorno precedente, ma anche il dollaro e i rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi non brillano, aiutando l’oro a non scendere troppo.
Nei mercati finanziari prevale una certa cautela in attesa delle novità provenienti dal fronte macroeconomico e politico.
Negli Stati Uniti, l’attenzione si appunterà sui verbali della riunione del Federal Open Market Committee e sull’indice dei prezzi delle spese per consumi personali di maggio, l’indicatore di inflazione preferito dalla Fed.
In Europa, si guarda alle prossime elezioni in Francia e nel Regno Unito. Inoltre, si guarda anche con apprensione alla Russia dopo che il presidente Putin ha menzionato potenziali cambiamenti nella politica nucleare del paese, aumentando le tensioni con l’Occidente.
Nella giornata odierna, in assenza di un calendario macroeconomico rilevante, il prezzo dell’oro rimarrà legato alle variazioni dei rendimenti dei titoli di Stato statunitensi e ai discorsi dei membri della Fed. Pertanto, l’oro continuerà a muoversi all’interno del suo range abituale.
Analisi tecnica
Secondo il grafico giornaliero, l’oro è tecnicamente neutrale, anche se il potenziale ribassista sembra ben limitato. Attualmente si dibatte nei pressi della media mobile semplice a 20 periodi, mentre le medie mobili più lunghe mantengono la loro pendenza verso l'alto al di sotto del livello attuale. Inoltre, gli indicatori tecnici mancano di forza direzionale appena al di sotto della loro linea mediana, riflettendo l’assenza di interesse speculativo.
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