Oggi, l'oro ha messo in scena una correzione nella prima parte della giornata, fluttuando in territorio negativo vicino ai 2.370 dollari dopo l'impennata di ieri. In seguito, durante la sessione centrale americana, si è riportato in avanti sfiorando i 2.400 dollari e rimanendo intorno ai 2.390-2.395 dollari.
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni ha continuato a salire durante tutta la giornata, attestandosi saldamente oltre il 4,66%, ma non è riuscito ad impedire all’oro di riguadagnare terreno.
L'oro ha iniziato la settimana con il piede sbagliato, scivolando ieri verso i 2.324,12 dollari, ma ha lentamente recuperato il terreno perduto in un clima di mercato persistentemente aspro a causa dell’attesa ritorsione di Israele nei confronti dell’Iran.
Gli operatori di mercato continuano a rinunciare alle scommesse su un taglio dei tassi della Fed a luglio, ritenendo che la probabilità che ciò si verifichi sia del 41%. Poiché i forti dati provenienti dagli Stati Uniti, uniti alle preoccupazioni per il conflitto in Medio Oriente tra Iran e Israele, spingeranno nuovamente l’inflazione verso l’alto in un contesto di pressione al rialzo dei prezzi del petrolio.
Gli indici asiatici ed europei hanno chiuso in ribasso, riflettendo i timori del mercato, mentre Wall Street registra scambi contrastanti.
Il presidente della Fed Jerome Powell parteciperà a un dibattito con le autorità di altre banche centrali, anche se non si prevede che possa sorprendere i mercati. Semmai, Powell potrebbe riaffermare la posizione aggressiva della Fed, pesando ulteriormente sul sentiment del mercato.
Analisi tecnica
L’oro sembra pronto ad estendere i suoi guadagni poiché il grafico giornaliero mostra che gli indicatori tecnici hanno ripreso i loro progressi dopo aver corretto le condizioni estreme di ipercomprato. Inoltre, ha registrato un massimo ed un minimo sempre più alti e tutte le medie mobili si dirigono saldamente verso il basso, ben al di sotto del livello attuale, riflettendo una persistente tendenza alla crescita.
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