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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L'oro chiude la settimana a 2.503 dollari

L'oro ha subito una pressione ribassista per tutta la seconda parte della giornata di venerdì ed è sceso verso i $ 2.500 nella sessione americana.

Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è salito al 3,9%, trascinando con sé l’indice del dollaro, grazie ai dati economici e all'inflazione PCE negli USA, causando il calo dell’oro.

Dopo il forte balzo del tasso di disoccupazione statunitense a luglio al 4,3%, il massimo di quasi tre anni, era cresciuto il timore di recessione negli Stati Uniti, portando i mercati finanziari a mettere sul tavolo una riduzione dei tassi di 50 punti base da parte della Fed a settembre.

I dati pubblicati ieri hanno evidenziato che la spesa e il reddito personale dei consumatori degli Stati Uniti sono aumentati a luglio, mostrando che l'economia è rimasta su un terreno più solido all'inizio del terzo trimestre. Inoltre, il rapporto del Dipartimento del Commercio ha mostrato che i prezzi sono solo moderatamente aumentati il mese scorso e che l'inflazione è in frenata.

Questi dati attestano che, quasi sicuramente, il mese prossimo non ci sarà un taglio dei tassi di interesse di mezzo punto percentuale da parte della Fed.

La spesa dei consumatori, che rappresenta oltre due terzi dell'attività economica degli Stati Uniti, è aumentata dello 0,5% il mese scorso dopo essere avanzata di un 0,3% a giugno. L'aumento della spesa ha riguardato sia beni che servizi ed é risultato in linea con le previsioni degli economisti.

La spesa ha mantenuto lo slancio del secondo trimestre ed ha contribuito a incrementare la crescita del prodotto interno lordo statunitense a un tasso annualizzato del 3,0%, dopo che l'economia era già cresciuta a un ritmo dell'1,4% nel precedente trimestre.

Inoltre, sebbene lo slancio del mercato del lavoro abbia rallentato, per effetto del calo delle assunzioni piuttosto che per l’aumento dei licenziamenti, si continua a generare una crescita salariale dignitosa che sta aiutando a sostenere la spesa. Infatti, il reddito personale è aumentato dello 0,3% il mese scorso dopo aver guadagnato lo 0,2% a giugno e gli stipendi sono saliti dello 0,3% dopo essere aumentati dello 0,2% a giugno.

Infine, a suggellare il positivo quadro economico statunitense, l'indice dei prezzi PCE è aumentato dello 0,2% mese su mese e del 2,5% anno su anno.

Con l'inflazione PCE core che é aumentata dello 0,2% mese su mese e del 2,6% anno su anno.


Analisi tecnica

L'oro ha continuato ad essere scambiato all'interno di un mini-range al di sopra del suo intervallo precedente.

Il trend nel breve termine ha assunto adesso una connotazione laterale, fino a quando non si verificherà un breakout che interromperà il pattern.

I trend nel medio e lungo termine rimangono invece solidamente rialzisti.

Il breakout dal range precedente che si è verificato il 14 agosto ha generato un obiettivo di rialzo di circa $ 2.550, calcolato prendendo il rapporto di Fibonacci del 61,8% dell'altezza del range ed estrapolandolo più in alto.

Tuttavia, solo la rottura al di sopra del massimo storico del 20 agosto a $ 2.531 confermerebbe una continuazione verso il successivo obiettivo di $ 2.550.

Diversamente, la rottura all'interno del range annullerebbe l'obiettivo di rialzo previsto. Tale mossa sarebbe confermata con una chiusura giornaliera al di sotto del minimo del 22 agosto a $ 2.470 e cambierebbe il quadro generale per l'oro nel breve termine, che assumerebbe una connotazione ribassista. #gold #Oro

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