L’oro chiude la settimana con una perdita di poco inferiore al 2%
- AUREA OPERATORE ORO
- 4 apr
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I prezzi dell'oro sono scesi enormemente, avvicinandosi alla soglia dei $ 3.000, spinti verso il basso da una ritrovata forza del dollaro. Il quale è stato sostenuto dai buoni dati NFP statunitensi di oggi, che hanno visto l’aggiunta di 228.000 nuovi posti di lavoro a marzo, a fronte di una previsione di 137.000 e di un valore precedente di 117.000. Però, con un tasso di disoccupazione che è salito al 4,2% contro le previsioni e il dato precedente del 4,1%.
Neppure la reazione cinese ai dazi di Trump, che scatena una vera e propria guerra commerciale, é riuscita a frenare l’odierna emorragia ribassista dell’oro. Infatti, la Cina ha risposto agli Stati Uniti imponendo dazi del 34% su tutti i beni statunitensi a partire dal 10 aprile ed ha imposto restrizioni all'esportazione di minerali essenziali per l'industria tecnologica e posto limiti alle importazioni di polli allevati negli Stati Uniti.
Tuttavia, il successivo intervento del presidente della Fed Powell in una conferenza ad Arlington in Virginia, ha contribuito a migliorare lo status dell’oro, giacché le sue parole stanno rafforzando la convinzione che la banca centrale potrebbe tagliare i tassi di interesse quattro volte entro la fine di quest'anno, con tagli di un quarto di punto percentuale, rispetto ai tre di prima dell'annuncio dei dazi di Trump.
Powell ha fatto notare che dazi più elevati del previsto potrebbero aumentare l'inflazione e inficiare la crescita economica del paese, determinando anche uno stato di inflazione persistente che la Fed è comunque fermamente determinata a combattere, mantenendo ancorate le aspettative di inflazione al canonico 2%. Inoltre, ha affermato che la Fed disporrà del tempo necessario per aspettare altri dati e decidere su come adeguare la sua politica monetaria, evitando che un aumento temporaneo dei prezzi non diventi un problema di inflazione persistente.
In definitiva, sebbene gli ultimi due giorni siano stati di sofferenza, per l’oro come per quasi tutti gli altri asset, le prospettive rimangono comunque positive e la profonda correzione potrebbe richiamare l’attenzione degli investitori verso il metallo prezioso, allettati da prezzi di acquisto decisamente più abbordabili. #gold #oro #lingotto
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