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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L'oro chiude la settimana in area 1.920 dollari

Il prezzo dell’oro ha perso terreno durante la giornata di negoziazione ed è sceso verso i 1.920 dollari. La ripresa del rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni di riferimento verso il 4,25%, dopo aver trascorso la prima metà della giornata in territorio negativo, ha fatto scendere l’oro dai massimi di giornata.

Il peggioramento delle condizioni economiche in Cina e la revisione al ribasso della crescita del PIL del Giappone nel secondo trimestre stanno alimentando le preoccupazioni per una recessione globale più profonda. Inoltre, anche il peggioramento delle relazioni tra Stati Uniti e Cina – le due maggiori economie del mondo – stanno remando a favore del prezzo dell’oro. Infatti, mercoledì, il Wall Street Journal ha riferito che la Cina ha ordinato ai funzionari delle agenzie governative centrali di non portare iPhone in ufficio o di usarli per lavoro, facendo seguito ai commenti del Segretario del Commercio americano Gina Raimondo che, a inizio settimana, aveva detto di non aspettarsi alcuna modifica alle tariffe statunitensi imposte alla Cina dall’amministrazione Trump, fino al completamento della revisione in corso da parte del Ministero del Tesoro. Questi sviluppi continuano a pesare sulla fiducia degli investitori, come dimostrato dall'atteggiamento prudente che prevale nei mercati azionari.

Pertanto, il rilancio della domanda di beni rifugio spinge i trader ad alleggerire le loro scommesse rialziste sul dollaro, soprattutto dopo il recente rally fino al livello più alto dal 9 marzo, sostenendo una maggiore domanda per le materie prime, compreso l'oro. Tuttavia, la crescente convinzione che la Federal Reserve manterrà la sua posizione aggressiva e i tassi di interesse più alti per un periodo più lungo potrebbe limitare il rialzo dell’oro, anche a causa dei dati macro arrivati dagli Stati Uniti, più forti del previsto, che indicano un’economia resiliente.

Gli operatori di mercato stanno quindi assumendo un atteggiamento attendista prima dei dati sull’inflazione cinese e del vertice dei leader del G20 nel fine settimana. Saranno quindi necessari vari acquisti successivi per confermare che il recente pullback dal picco di un mese, intorno all’area di 1.953 dollari, toccato venerdì scorso, ha fatto il suo corso. Così come, solo in caso di una rottura prolungata e di un consolidamento al di sotto della media mobile semplice a 200 giorni, si potrà ritenere che l’oro abbia virato con decisione verso il ribasso. FXSTREET. #gold #oro

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