L'oro è sceso dopo essere salito brevemente a $ 2.760 in seguito alla pubblicazione dei dati sulle buste paga non agricole statunitensi risultate notevolmente inferiori alle attese.
I dati hanno mostrato un calo a soli 12.000 nuovi occupati a ottobre, scendendo molto al di sotto dei 113.000 previsti e dei 223.000 rivisti al ribasso di settembre. Inoltre, il tasso di disoccupazione è rimasto al 4,1% a ottobre, in linea con le aspettative e con il mese precedente. Mentre i guadagni orari medi sono saliti al 4,0%, in linea con le aspettative e superiori al 3,9% rivisto al ribasso di settembre, con quelli su base mensile che sono aumentati dello 0,4% rispetto allo 0,3% previsto e allo 0,3% rivisto al ribasso in precedenza. Anche le ore lavorate medie sono salite a 34,3, al di sopra delle aspettative di 34,2, ma uguali al precedente valore rivisto al rialzo.
A seguire, l’oro ha decisamente invertito rotta, perdendo terreno e chiudendo le contrattazioni a $ 2.735, dopo i dati contrastanti dell'US Institute of Supply Managers.
L'indagine ha mostrato un calo dell'attività, che è scesa a 46,5 in ottobre, da 47,2 in settembre, al di sotto del 47,6 previsto.
Tuttavia, l'indice ISM Manufacturing Prices Paid, sensibile all'inflazione, ha registrato un aumento a 54,8 in ottobre, dal precedente 48,3, ed è risultato superiore al 48,5 previsto.
La componente più elevata dei prezzi pagati ha determinato il calo dell'oro, poiché prezzi più elevati potrebbero ridurre le probabilità che la Fed tagli aggressivamente i tassi di interesse nelle prossime riunioni. Sebbene, al contrario, l'aumento dei lavoratori, mostrato dai dati NFP molto inferiori alle aspettative, farà suonare i campanelli d'allarme per la Fed riguardo allo stato del mercato del lavoro statunitense, aumentando le probabilità di riduzione dei tassi di interesse in modo più aggressivo nelle prossime riunioni.
Rimane comunque a supportare l’oro la forte componente di rifugio sicuro dopo che le speranze di un cessate il fuoco nella guerra in Medio Oriente sono state infrante da attacchi reciproci nel nord di Israele e a Beirut, con sette feriti israeliani e oltre cinquantacinque morti libanesi. Questo e l’incertezza sulle elezioni presidenziali statunitensi continuano a sostenere la domanda per il metallo prezioso.
Analisi tecnica
L'oro è ritornato a scambiare nel suo precedente intervallo compreso tra $ 2.708 e $ 2.758, ma, nel complesso, rimane in un trend rialzista costante su tutti i time frame di breve, medio e lungo periodo.
Il calo dal picco di mercoledì è stato ripido e rapido, preannunciando un possibile ulteriore ribasso, come mostrato anche dall'indicatore di momentum del Relative Strength Index nel grafico a 4 ore, che evidenzia un calo ribassista, con l'RSI che scende sostanzialmente al di sotto di 50 per la prima volta dal 10 ottobre.
Un pullback più profondo troverebbe supporto a $ 2.708, il limite inferiore dell'intervallo.
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