Oggi l'oro è continua ad essere scambiato in ribasso dopo aver aperto al di sotto del livello di resistenza di 1.923 dollari, rimanendo però all’interno del range di trading di ieri.
L’oro sta subendo il ritorno dei flussi di avversione al rischio che stanno rilanciando la domanda per il dollaro. Il mercato immobiliare cinese è oggetto di persistenti preoccupazioni, con il rischio che l'intero debito offshore di Country Garden vada in default se il pagamento previsto per oggi non viene effettuato.
Inoltre, il conflitto Hamas-Israele continua a rimanere la principale causa di preoccupazione, pesando sul sentiment degli investitori, nonostante gli sforzi diplomatici degli Stati Uniti e dei loro alleati per contenere la guerra in Medio Oriente, con l’assenza di notizie incoraggianti dall’incontro Netanyahu-Blinken, durato più di sette ore, che continua a generare nervosismo.
I rendimenti dei titoli del Tesoro USA stanno estendendo la loro ripresa, aiutando il rimbalzo del dollaro a scapito del prezzo dell'oro, nonostante i commenti accomodanti del presidente della Fed di Filadelfia Patrick Harker, che ha affermato che "a questo punto non dovremmo pensare ad alcun aumento" del tasso di interesse.
Oggi, l'attenzione rimane puntata sui dati delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti, che dovrebbero mostrare un calo dello 0,3% a settembre, e sugli interventi di diversi membri della Fed, tra cui John Williams, Michele Bowman, Tom Barkin e Neel Kashkari.
Analisi tecnica
L’oro sta consolidando la correzione rispetto ai massimi di tre settimane di 1.933 dollari, al di sotto della media mobile giornaliera a 100 periodi di 1.923 dollari, con una pressione di vendita che rimane intatta.
Il supporto immediato è rappresentato dal minimo del giorno precedente di 1.908 dollari, al di sotto del quale verrebbe testata la confluenza della cifra tonda e della DMA a 1.900 dollari. In caso di rottura, il ritracciamento potrebbe estendersi verso la DMA 21 posta a 1.880 dollari.
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