L'oro si trova intorno ai 2.085 dollari, il livello più alto delle ultime tre settimane, proseguendo la sua scia rialzista per il quinto giorno consecutivo.
Oggi, gli Stati Uniti pubblicheranno le richieste di sussidio di disoccupazione e ci sarà l’asta dei titoli di stato statunitensi a sette anni. Entrambi gli accadimenti potrebbero fornire un’ulteriore spinta al prezzo dell’oro, che sta comunque traendo supporto dalle difficoltà del dollaro.
Gli investitori hanno riposto grandi aspettative su tagli aggressivi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve il prossimo anno e si sono spostati sui titoli azionari globali penalizzando il dollaro, favoriti anche dall’impegno della Cina a promuovere una crescita stabile espandendo la domanda interna,anche mediante iniezioni di liquidità ad opera della Banca Popolare Cinese.
Pertanto, il prezzo dell’oro continua la sua traiettoria al rialzo verso la barriera dei 2.100 dollari, ignorando il modesto rimbalzo dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi, seguito alla forte vendita di titoli a due anni di martedì e all'ultima asta di 58 miliardi di dollari di titoli a cinque anni.
Tuttavia, la cautela nei confronti di qualsiasi mossa esagerata continuerà ancora a farla da padrona, per effetto delle scarse condizioni di liquidità prima di Capodanno.
Analisi tecnica
Il prezzo dell’oro rimane rialzista, come attestato dagli indicatori tecnici. L’indicatore del Relative Strength Index a 14 giorni punta verso l’alto sopra la linea mediana, aggiungendo ulteriore credibilità all’ultimo rialzo.
Il prezzo ha superato la resistenza crescente della linea di tendenza a 2.080 dollari, ma necessita di una chiusura giornaliera al di sopra di quest'ultima per estendere il trend verso il massimo storico. Tuttavia, lungo il percorso, l’oro troverà una forte resistenza ai livelli di 2.100 e 2.120 dollari.
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