Oggi, l'oro è sceso dopo aver superato in Asia i 1.990 dollari e dopo non essere riuscito a stabilizzarsi sopra i 2.000 dollari nella scorsa settimana. Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni di riferimento è aumentato di oltre l’1,5%, superando il 4,6%, rendendo la vita difficile per l’oro.
Il migliore umore del mercato ha pesato sulla domanda di beni rifugio, determinando un trading più contenuto per l’oro e proseguendo il consolidamento intorno ai 1.983 dollari l’oncia troy.
L’attività dei mercati azionari è stata comunque limitata, in assenza di notizie rilevanti. In generale, nel corso di questa settimana, i mercati finanziari non avranno molto di cui preoccuparsi, poiché il calendario macroeconomico non sarà caratterizzato dalla pubblicazione di dati di particolare impatto. Le cose cambieranno invece nella prossima settimana, quando diverse grandi economie, inclusi gli Stati Uniti, pubblicheranno aggiornamenti sull’inflazione.
Analisi tecnica
Il grafico giornaliero mostra che l’oro ha ridotto i suoi ultimi guadagni, ma si mantiene al di sopra del minimo mensile di 1.969,80$. Gli indicatori tecnici hanno virato verso il basso ma rimangono ben al di sopra delle loro linee mediane, riflettendo la debolezza in corso ma non lasciando presagire ulteriori flessioni future. Allo stesso tempo, la media mobile semplice a 20 periodi continua ad avanzare quasi verticalmente, al di sopra delle SMA 100 e 200, rappresentando una prevalenza di interesse verso l’acquisto.
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