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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L’oro continua a muoversi nel suo range familiare

Le dichiarazioni aggressive dei funzionari della Fed stanno smorzando le speranze di potenziali tagli dei tassi di interesse nel 2024, nonostante i dati sull’occupazione statunitensi di aprile siano stati peggiori del previsto, creando un ambiente poco favorevole per l’oro.

Ieri, il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, ha affermato che lo scenario più probabile è che i tassi di interesse rimarranno invariati per un periodo prolungato, che un aumento dei tassi non è la cosa più probabile, ma non può essere esclusa, e che sarà necessario acquisire più dati sull’allentamento dell’inflazione per tagliare i tassi.

Ieri, dopo aver raggiunto quota 2.330 dollari, l’oro si è ritirato al di sotto dei 2.320 dollari, seppur rimanendo nel suo intervallo familiare. Il generale umore del mercato è migliorato, ma i mercati mancano al momento di un chiaro catalizzatore direzionale.

Analisi tecnica

Il grafico giornaliero mostra che l’oro continua a non riuscire ad infrangere il livello di Fibonacci del ritracciamento del 23,6% del rally di aprile/maggio a 2.326,50 dollari. Il successivo livello di Fibonacci, che rappresenta anche un fondamentale supporto è posto a 2.260,80 dollari.

Gli indicatori tecnici rimangono entro livelli negativi, con pendenze da neutre a ribassiste, riflettendo un atteggiamento neutrale/ribassista. Inoltre, la media mobile semplice a 20 periodi rappresenta il punto di resistenza intorno a 2.339,00$, con le medie mobili più lunghe che mantengono le loro pendenze rialziste ben al di sotto del livello attuale.

Nel breve termine, secondo il grafico a 4 ore, l’oro è neutrale, ma la tendenza è moderatamente ribassista.

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