I prezzi dell'oro sono rimasti quasi stabili, anche se in parte pressati dal dollaro che ha ritrovato una certa domanda. Le perdite sono rimaste limitate, con il metallo brillante che rimane scambiato nell’area da 1.975 a 1980 dollari l'oncia troy.
L'avanzata correttiva della valuta americana è il risultato di condizioni estreme di ipervenduto e dell'incapacità di prolungare il crollo della scorsa settimana.
In effetti, i mercati finanziari rimangono ottimisti sulla base di ulteriori segnali di allentamento dell'inflazione globale, poiché il Regno Unito ha riportato che l'indice annuale dei prezzi al consumo è aumentato del 7,9% su base annua a giugno, al di sotto delle aspettative di mercato. Allo stesso tempo, l'Eurozona ha confermato che l'Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo è aumentato del 5,5% nello stesso periodo.
I mercati azionari globali hanno mantenuto il percorso rialzista, con gli indici statunitensi che hanno registrato guadagni sostanziali per il terzo giorno consecutivo, flirtando con i massimi di più mesi. Allo stesso tempo, i rendimenti dei titoli di stato USA stanno diminuendo, limitando, stranamente, in qualche modo il potenziale rialzista dell’oro.
Analisi tecnica
Da un punto di vista tecnico, il rischio rimane inclinato verso l'alto. Nel grafico giornaliero, l’oro si mantiene ben al di sopra della media mobile semplice a 100 giorni rialzista, mentre la media mobile a 20 giorni è leggermente più alta al di sotto di quella a 100. Tuttavia, gli indicatori tecnici hanno perso il loro slancio positivo, mantenendosi vicini ai massimi recenti, con quelli a breve termine che sono scesi, correggendo le condizioni estreme di ipercomprato, ma ancora molto al di sopra delle loro linee medie. FXSTREET. #gold #oro
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