Il prezzo dell'oro è sceso verso i 2.030 dollari dopo aver subito una brusca correzione rispetto ai massimi mensili di venerdì, in una sorta di consolidamento al ribasso, pressato dalla forza del dollaro e dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA. Entrambi stanno traendo forza dai dati pubblicati la scorsa settimana che suggeriscono una inarrestabile resilienza del settore occupazionale statunitense, uccidendo le speranze di tagli anticipati dei tassi di interesse da parte della Fed. Tali speranze si sono ulteriormente ridotte anche alla luce delle ultime dichiarazioni di Powell: “Con l'economia forte, riteniamo di poter affrontare con attenzione la questione della tempistica del taglio dei tassi. La fiducia sta aumentando, ma vogliamo maggiore fiducia prima di compiere un passo molto importante per avviare i tagli dei tassi”, che, di fatto, respingono un taglio dei tassi il prossimo mese ed anche la tempistica dei tagli stessi.
Pertanto, l'attuale posizionamento del mercato suggerisce una probabilità dell'85% che la Fed mantenga i tassi di interesse invariati il prossimo mese, con le probabilità di un taglio dei tassi a maggio che si attestano a circa il 65%.
Nonostante tali persistenti condizioni sfavorevoli, l’oro, tradizionale bene rifugio, continua però a trovare sostegno nelle crescenti tensioni geopolitiche tra Occidente e Medio Oriente. Secondo gli ultimi aggiornamenti, il Comando Centrale degli Stati Uniti ha confermato che, stanotte, le proprie forze hanno condotto un attacco per legittima difesa contro un missile da crociera di attacco terrestre Houthi.
Per ritorsione, questi ultimi hanno minacciato di estendere le proprie operazioni militari in risposta all’ultima serie di attacchi da parte di Stati Uniti e Regno Unito. Se le tensioni geopolitiche si intensificassero, il prezzo dell’oro potrebbe tentare un rimbalzo.
L’attesa dei mercati sarà concentrata sui dati finali del PMI servizi ISM e S&P Global.
Analisi tecnica
Il grafico giornaliero mostra che il prezzo dell'oro è riuscito a chiudere la settimana al di sopra del supporto critico nella regione $ 2.030-$ 2.035, nonostante l’ultima forte correzione. Questo livello è la confluenza del triangolo di resistenza, diventato supporto, delle medie mobili semplici a 21 e 50 giorni.
Inoltre, l’indicatore Relative Strength Index a 14 giorni rimane al di sopra del livello 50. Pertanto, finché l’area di domanda rimane compresa tra $ 2.030 e $ 2.035 esistono ancora buone possibilità che l’oro possa inscenare un rimbalzo.
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