Oggi, il prezzo dell'oro è cresciuto ulteriormente, avvicinandosi moltissimo al massimo del 12 dicembre di $ 2.726, grazie allo stallo del dollaro e all’arretramento dei rendimenti dei titoli di Stato USA.
La spinta alla crescita è giunta dai deludenti dati macroeconomici odierni arrivati dagli Stati Uniti. Le vendite al dettaglio sono aumentate di un modesto 0,4% a dicembre, al di sotto dello 0,6% previsto e del precedente 0,8% rivisto, e le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione per la settimana conclusasi il 10 gennaio sono aumentate di 217.000, peggio delle 210.000 previste.
Inoltre, anche il governatore della Fed Christopher Waller ha fatto la sua parte, affermando che i tagli dei tassi di interesse potrebbero arrivare prima e più velocemente del previsto se la tendenza alla disinflazione continua. Le parole proferite dal funzionario hanno immediatamente fatto aumentare le scommesse su un taglio dei tassi di interesse da parte della Fed a maggio, penalizzando il dollaro e premiando l’oro.
L'attenzione si sposterà domani sulla Cina, che pubblicherà i dati sul Prodotto interno lordo del quarto trimestre e sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio di dicembre.
Analisi tecnica
Il trend rialzista dell'oro sembra destinato a continuare, come mostra il Relative Strength Index che ne favorisce lo slancio al rialzo. Anche se i $ 2.726 rappresentano una forte resistenza da abbattere.
Una violazione di quest'ultima aprirebbe il percorso verso la cifra tonda dei $ 2.750 e poi verso il massimo storico di $ 2.790.
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