L'oro cresce in attesa dei dati economici statunitensi
Il prezzo dell’oro prova nuovamente a risalire poiché il dollaro rimane ancora sotto pressione a causa della debolezza dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi, in attesa degli importanti dati economici statunitensi di questa settimana.
Il prezzo dell'oro si sta mantenendo stabile poco al di sotto del livello di 2.035 dollari anche grazie al tono generalmente più morbido dei mercati azionari, che, insieme alla possibile recessione del Giappone e del Regno Unito ed alle continue tensioni geopolitiche derivanti dai conflitti in Medio Oriente, favoriscono lo status di bene rifugio del metallo prezioso.
Il presidente degli Stati Uniti Biden ha detto ieri che spera di ottenere un cessate il fuoco nella guerra tra Israele e Hamas e un accordo sugli ostaggi entro il mese di Ramadan a partire dal 10 marzo.
Tuttavia, i mercati potrebbero astenersi dall’esporsi in maniera aggressiva in attesa dei dati macro americani previsti per oggi: gli ordini di beni durevoli, l’indice di fiducia dei consumatori del Conference Board e l’indice manifatturiero di Richmond. Ma, ancor più, attendendo la pubblicazione dei dati preliminari sul PIL statunitense del quarto trimestre di domani e la pubblicazione dell’indice dei prezzi delle spese per consumi personali degli Stati Uniti, in uscita giovedì, che è considerato l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed, per avere maggiori indicazioni sulla tempistica con cui la Fed inizierà a tagliare i tassi.
Questo potrebbe contribuire a limitare in maniera significativa il rialzo del metallo prezioso, anche in considerazione delle prospettive generali aggressive della Fed di tassi di interesse più alti per un periodo più lungo.
Il presidente della Fed di Kansas City, Jeffrey Schmid, ha affermato che la banca centrale americana dovrebbe essere paziente e attendere prove convincenti che la lotta contro l'inflazione sia stata vinta.
I mercati hanno scontato il mancato taglio dei tassi a marzo e vedono una probabilità del 60% circa che il primo taglio dei tassi di 25 punti base arrivi nella riunione del FOMC di giugno.
Analisi tecnica
Qualsiasi successivo movimento al rialzo probabilmente si scontrerà con una certa resistenza vicino all’area 2.041-2.042 dollari, o sopra il massimo di due settimane toccato giovedì scorso. Ma, solo il superamento della barriera della media mobile semplice a 50 giorni aprirà la strada verso ulteriori guadagni poiché gli oscillatori sul grafico giornaliero hanno appena iniziato a guadagnare terreno positivo consentendo all’oro di spingersi ancor più verso l’alto.
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