L'oro, in assenza del mercato londinese, chiuso per festività, cresce durante tutto l’arco della giornata e si assesta in deciso rialzo intorno ai 2.325 grazie al calo del dollaro e dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi. Supportato anche dalle tensioni geopolitiche.
I dati sull’occupazione statunitense della scorsa settimana, risultati più deboli del previsto, hanno rinvigorito le scommesse su un calo dei tassi di interesse negli Stati Uniti donando nuova forza all’oro.
Inoltre, come rappresentato dal World Gold Council, l’oro è pesantemente supportato dagli acquisti da parte delle banche centrali, che hanno mostrato un netto positivo di 15 tonnellate a marzo, in linea con quello dei mesi precedenti, mantenendo vivo il trend positivo della domanda e diventando i maggiori consumatori di oro negli ultimi anni e, particolarmente, nel 2024. Con le banche centrali dei mercati emergenti che costituiscono la principale forza trainante sia per gli acquisti che per le vendite.
In questa logica, hanno giocato un ruolo positivo
anche i dati PMI dei servizi cinesi Caixin ad aprile, resi noti oggi, che sono rimasti in territorio espansivo, supportando le prospettive economiche del paese, che rappresenta un mercato chiave per l’oro. Infatti, a dati forti, corrisponde una domanda altrettanto forte della banca centrale cinese, sostenendo ulteriormente i prezzi.
Analisi tecnica
Il prezzo dell'oro sta continuando ad oscillare in un intervallo, dove viene scambiato lateralmente sul grafico a 4 ore. Ha testato i 2.332 dollari, ma poi si è ritirato vicino al limite superiore dell’intervallo stesso, posto intorno ai 2.326 dollari. Questo valore rappresenta anche il livello della media mobile semplice a 50 periodi.
Una rottura decisiva del predetto limite superiore potrebbe trascinare l’oro fino a 2.353 dollari. Al contrario, in caso di inversione ribassista, l’oro potrebbe scendere fino al limite inferiore dell'intervallo posto a circa $ 2.280.
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