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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L'oro crolla fino a 2.353 dollari dopo il forte PIL statunitense

L'oro ha esteso il suo ribasso giornaliero raggiungendo il livello più basso delle ultime due settimane a 2.353 dollari.

Le crescenti preoccupazioni sulle prospettive economiche cinesi e la resilienza del dollaro palesatasi dopo i dati positivi sulla crescita statunitense hanno costretto l’oro a ritirarsi in maniera accentuata.

L’oro si era già indebolito per tutta la prima metà della giornata in un clima di mercato cupo, con le azioni che erano crollate sulla scia dei deboli resoconti sugli utili e sul forte calo nel settore tecnologico.

Nel pomeriggio americano, Il Bureau of Economic Analysis degli Stati Uniti ha poi riportato dati nel complesso incoraggianti, rafforzando il dollaro e penalizzando l’oro.

L’economia statunitense è cresciuta ad un ritmo annualizzato del 2,8% nel secondo trimestre dell’anno, con l’inflazione che, nello stesso periodo, è stata inferiore a quanto stimato in precedenza: l'indice principale dei prezzi delle spese per consumi personali è aumentato del 2,9% su base trimestrale, in calo rispetto al 3,7% registrato nel primo trimestre, ma al di sopra delle aspettative del 2,7%. Inoltre, l’indice dei prezzi del prodotto interno lordo è aumentato del 2,3%, al di sotto delle aspettative del mercato del 2,6%.

Infine, le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione per la settimana terminata il 19 luglio sono aumentate di 235.000, meglio del previsto, mentre gli ordini di beni durevoli a giugno hanno deluso, scendendo del 6,6%.

In conseguenza dei dati, Wall Street ha virato in terreno positivo, con lo spettro della recessione che sembra allontanarsi.

Tuttavia, nonostante i dati odierni, l’interesse speculativo continua a credere che ci sia una probabilità del 100% che la Fed possa ridurre i tassi a settembre, con le probabilità per un ulteriore taglio dei tassi a novembre che sono aumentate fino a circa il 70%, come riportato dal FedWatch Tool del CME.


Analisi tecnica

L’oro ha ripreso il suo trend ribassista e attualmente viene scambiato poco sopra i 2.355 dollari, il ritracciamento di Fibonacci del 61,8% del rally di 2.293,54 dollari/2.483,68 dollari, suggerendo ulteriori scivolamenti in futuro.

I dati tecnici nel grafico giornaliero confermano il caso ribassista, poiché gli indicatori hanno attraversato le loro linee mediane in territorio negativo, mantenendo le loro pendenze fermamente ribassiste. Inoltre, l’oro è sceso al di sotto della media mobile semplice a 20 periodi, convergendo con il ritracciamento del 50% del suddetto ribasso a 2.389,30 dollari, rafforzando l'area di resistenza.

La tendenza ribassista è ancora più forte nel breve termine, poiché gli indicatori tecnici mantengono la loro forte pendenza verso il basso, con l’indicatore Relative Strength Index che non dà segnali di esaurimento al ribasso nonostante si aggiri intorno a 27. #gold #oro

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