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L’oro difende la soglia dei $ 3.000

  • Immagine del redattore: AUREA OPERATORE ORO
    AUREA OPERATORE ORO
  • 7 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

L’oro ha segnato un minimo intraday nelle contrattazioni asiatiche odierne di $ 2.970, a seguito delle affermazioni di Trump di ieri sera, che ha detto di non essere disposto ad alcun accordo con la Cina fino a quando non si sia riequilibrato il rapporto commerciale tra le parti. Inoltre, in riferimento al crollo dei mercati azionari, ha affermato che "a volte devi prendere una medicina".

Pertanto, le parole del presidente statunitense hanno creato il panico ed una prima reazione ribassista scomposta.

Tuttavia, ha poi prevalso la logica secondo cui la guerra commerciale in atto potrebbe incrementare il rischio di recessione negli Stati Uniti, superando le preoccupazioni sull'inflazione, inducendo la Fed a tagliare i tassi di interesse più del previsto nel 2025. Con i mercati che ora stimano una probabilità del 54% di un taglio già maggio e, addirittura, tagli ad ogni riunione. Sebbene, venerdì scorso, il presidente della Fed Powell abbia detto che la banca centrale non ha fretta di procedere in tal senso.

Infine, un ulteriore sostegno all’oro giunge anche dagli ultimi dati della Banca Centrale cinese che ha comunicato di aver incrementato le proprie riserve auree a marzo di 0,09 milioni di once, segnando il quinto mese consecutivo di acquisti.


Analisi tecnica

La tendenza rialzista dell'oro non ha ancora lasciato il passo a quella ribassista, giacché l'indice di forza relativa a 14 giorni é ancora ben saldo a 52,769.

Inoltre, se il prezzo riesce a rimanere sopra la SMA a 21 giorni a $ 3.029, rimangono ancora intatte tutte le probabilità di poter tornare a guardare verso i $ 3.100.

Al contrario, potrebbe aprirsi la porta dei $ 3.000, già infranta stamane. Con il primo supporto rappresentato proprio dal minimo odierno di $ 2.970, seguito dalla SMA a 50 giorni a $ 2.944. #gold #oro #lingotto

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