L'oro sta registrando un trend ribassista da questa mattina dopo che i dati hanno rivelato che la Banca popolare cinese ha interrotto i suoi acquisti di oro a maggio, dopo una serie di acquisti continui di 18 mesi. Le riserve auree della PBoC sono rimaste invariate a 72,8 milioni di once troy alla fine di maggio, esattamente lo stesso valore di fine aprile, quando avevano raggiunto il massimo storico, rappresentando il 4,9% delle riserve totali.
Gli acquisti da parte delle banche centrali, soprattutto in Asia, sono stati un fattore chiave del prezzo dell’oro, originando, probabilmente il rally del 2024 che ha visto l’oro raggiungere il massimo record di 2.450 dollari a maggio. Inoltre, secondo il World Gold Council, gli acquisti non dichiarati over-the-counter (cioè non attraverso le borse) da parte delle banche centrali e di operatori privati sono stati un fattore significativo della forza dell’oro.
Le banche centrali dei paesi asiatici e dei mercati emergenti hanno accumulato riserve auree come copertura contro la minaccia di svalutazione delle proprie valute, in particolare rispetto al dollaro. E la revisione delle aspettative sui tassi d'interesse da parte della Fed in primavera ha portato ad un rafforzamento del dollaro, che ha aumentato la tendenza all'accumulo di riserve.
Il calo del prezzo è proseguito, accentuandosi, dopo la pubblicazione dei dati sull'occupazione non agricola statunitense di maggio, che ha mostra una crescita dell'occupazione molto superiore alle attese.
I dati NFP statunitensi evidenziano che l'economia statunitense ha aggiunto 272.000 posti di lavoro a maggio, contro le previsioni di 185.000 e molto oltre il risultato di aprile, rivisto al ribasso a 165.000. Inoltre, il rapporto ha mostrato un aumento dei guadagni orari medi del 4,1% su base annua rispetto al 4,0% rivisto di aprile, superando le stime del 3,9%, mentre il tasso di disoccupazione è salito al 4,0%, contro il 3,9% previsto e il precedente 3,9%.
Nel complesso, i dati mostrano che l’inflazione salariale è in aumento, alimentando un aumento dell’inflazione core e headline. Il che potrebbe indurre la Fed a ritardare la decisione di tagliare i tassi di interesse.
Pertanto, il quadro tecnico nel breve termine rimane volatile, poiché l'oro si muove al rialzo e poi al ribasso, essendo crollato di quasi il 3%, fino a quota 2.303,19 dollari.
Analisi tecnica
L’oro ha superato questa mattina presto il limite massimo dell'intervallo di confidenza a 2.385 dollari, per poi crollare, rientrate nell'intervallo ed uscirne al di sotto del minimo. Infatti, la rottura al di sotto del minimo della fascia di 2.315 dollari ha riattivato gli obiettivi al ribasso generati dalla rottura della linea di tendenza. Il primo obiettivo per il follow-through è a 2.303 dollari. Un ulteriore movimento al ribasso potrebbe addirittura vedere l’oro raggiungere il supporto di 2.279 dollari.
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