Il prezzo dell'oro rimane positivo per il terzo giorno consecutivo. Il miglioramento dell’umore del mercato, che sta bloccando qualsiasi tentativo di rialzo del dollaro e dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitense, sta giocando a favore dell’oro.
Gli investitori hanno accolto favorevolmente i solidi utili tecnologici post-market statunitensi e l’ottimismo del mercato sta facendo passare in secondo piano gli ultimi sviluppi riguardanti il conflitto in Medio Oriente. Su ordine del presidente Biden, gli Stati Uniti hanno lanciato attacchi militari su due strutture della Siria orientale che sarebbero state utilizzate dal Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche iraniane.
Inoltre, Israele si prepara all’invasione di terra di Gaza, con le forze di difesa israeliane che hanno affermato di aver condotto un raid notturno nel nord di Gaza, “come parte dei preparativi per le prossime fasi del combattimento”.
Pertanto, il prezzo dell’oro rimarrà sostenuto a causa delle tensioni geopolitiche di fondo e dei timori sullo shutdown del governo statunitense, anche se il Congresso degli Stati Uniti ha un nuovo presidente della Camera, Mike Johnson.
Il sentiment di fondo, gli aggiornamenti geopolitici, i flussi di fine settimana e l’azione del mercato obbligazionario saranno fondamentali per la prossima direzione del prezzo dell’oro, giacché è probabile che i mercati prestino un’attenzione limitata all’indice delle spese per consumi personali degli Stati Uniti in uscita oggi, poiché il rapporto sul PIL statunitense del terzo trimestre di ieri includeva già i dati trimestrali sull’inflazione PCE. Nel terzo trimestre il PIL statunitense è cresciuto ad un ritmo annualizzato del 4,9%, superiore alla stima del 4,2%. “Il forte aumento è dovuto al contributo della spesa dei consumatori, all’aumento delle scorte, alle esportazioni, agli investimenti residenziali e alla spesa pubblica”, come affermato da CNBC News.
La resilienza dell’economia statunitense ha sostenuto “la visione della Fed di tassi di interesse più alti per un periodo più lungo”. Tuttavia, i dati non sono riusciti a far inserire il turbo né al dollaro e né ai rendimenti dei titoli del Tesoro USA.
Analisi tecnica
Il prezzo dell’oro sta accelerando prima della prossima spinta al rialzo.
L'indicatore del Relative Strength Index a 14 giorni sta facendo capolino in territorio di ipercomprato, indicando un maggiore potenziale di rialzo.
La resistenza immediata è rappresentata dai massimi di cinque mesi di 1.997 dollari, oltre cui si pone la barriera dei 2.000 dollari, che è fondamentale abbattere su base di chiusura settimanale per aspirare ad ulteriori guadagni.
Diversamente, si potrebbe innescare una brusca correzione verso il minimo del giorno precedente di 1.972 dollari e, un movimento prolungato al di sotto di quest'ultimo, potrebbe spingere l’oro a testare il supporto statico dei 1.963 dollari, seguito dal livello psicologico dei 1.950 dollari. FXSTREET. #gold #oro
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