Oggi, l’oro ha proseguito il suo movimento incerto palesando tutte le difficoltà a compiere un movimento decisivo in entrambe le direzioni. Infatti, dopo aver superato i 2.030$ a inizio giornata, ha perso slancio ed sceso verso i 2.020$, continuando a muoversi nei suoi livelli familiari, con un calendario macroeconomico scarso e con i prossimi eventi previsti negli USA che mantengono gli investitori in modalità cauta.
Dopo che l’oro ha toccato il fondo lunedì a 2.016,61 dollari, scendendo da un massimo iniziale di 2.046,55 dollari, non riesce ancora ad affrancarsi da tale area. Tuttavia, l’inerzia terminerá senz’altro domani, quando gli Stati Uniti pubblicheranno l’indice dei prezzi al consumo di dicembre.
Gli operatori di mercato sono alla ricerca di conferme per le loro scommesse sulla Federal Reserve, circa la possibilità che questa possa iniziare a tagliare i tassi già a partire da marzo. In effetti, l’allentamento delle pressioni inflazionistiche confermerebbe tale idea, indipendentemente dai dati della scorsa settimana che hanno mostrato un mercato del lavoro resiliente. La pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo avrà probabilmente un impatto sul sentiment, con il dollaro e l’oro che si muoveranno di conseguenza.
Analisi tecnica
Il grafico giornaliero riflette la mancanza di forza direzionale del metallo. L’oro si sviluppa al di sotto della media mobile semplice a 20 periodi, che fornisce resistenza dinamica a circa 2.040,30 dollari. Inoltre, la SMA 100 incrocia la SMA 200, entrambe nella zona di prezzo di $ 1.960. Infine, gli indicatori tecnici sono leggermente al ribasso, entro livelli neutrali, ma non sufficienti per confermare una decisiva svolta ribassista.
Il quadro a breve termine indica invece una tendenza nettamente ribassista, con l'indicatore Momentum che si aggira intorno alla linea 100 e l'indicatore Relative Strength Index che guadagna forza al ribasso entro livelli negativi, spingendo verso il minimo settimanale di 2.016,61 dollari. FXSTREET. #gold #Oro
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